Il suo nome sta facendo il giro del mondo perché è stata eletta consigliera municipale nella metropoli di San Paolo. “Il Brasile è un paese razzista, omofobo e transfobico, e io riunisco tutto questo nel mio corpo e nel mio programma politico”.
Un’elezione brillante la sua. È infatti la donna che ha ricevuto più voti in tutto Brasile in occasione del primo turno delle elezioni municipali. Anzi. È nella top 10 dei consiglieri municipali meglio eletti di tutto il paese, dietro a 9 uomini.
La storia di Erika fa notizia e lancia un segnale di speranza in una società ancora profondamente razzista. È di poche settimane fa la brutale uccisione di Joao Alberto Silveira, un uomo di origine africana, massacrato di botte da una guardia giurata a Porto Alegre. L’omicidio ha scatenato le proteste della comunità nera che denuncia costanti discriminazioni e violenze a causa del colore della pelle.
Nata in periferia e allontanata dalla famiglia quando era adolescente, Erika Hilton ha vissuto di prostituzione e ha vissuto per strada per anni. Dopo essersi riavvicinata alla famiglia, Erika ritorna a studiare e diventa una militante per difendere la causa dei brasiliani di origine africana e della comunità LGBT.