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Un voto storico per il Cile

Domenica si vota per la nuova Costituzione che contempla molte novità; poche le possibilità che venga approvata

  • 3 settembre 2022, 07:01
  • 11 settembre 2023, 22:07
Santiago, un enorme bandiera durante una manifestazione contro la nuova Costituzione

Santiago, un enorme bandiera durante una manifestazione contro la nuova Costituzione

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Il Cile è ad un appuntamento cruciale per la sua storia. Quindici milioni di elettori dovranno decidere domenica se approvare o meno la nuova Costituzione, elaborata dopo un anno di lavori da un’assemblea di 155 rappresentanti eletti dal popolo al termine di un processo iniziato con le proteste di piazza del 2019.

Un esperimento politico unico al mondo

Una Carta che dovrebbe sostituire quella vigente, che risale, pur con diverse modifiche apportate nel corso degli ultimi trent’anni, al 1982, nel pieno della dittatura di Augusto Pinochet. Il referendum è l’ultimo passo di un esperimento politico unico al mondo, per diversi fattori. La nuova Costituzione è la prima ad essere stata scritta da un’assemblea composta dallo stesso numero di uomini e donne, con un’importante rappresentanza dei popoli originari e con un’impronta nettamente ecologista. Il testo si occupa dei diritti umani, introducendo la proibizione della tortura, delle detenzioni illegittime e della "mano dura" da parte delle forze dell’ordine, come quella usata nella repressione durante la primavera di proteste di tre anni fa. Stabilisce il diritto ad una salute ed un’educazione pubblica di qualità, ad una casa dignitosa, gettando le basi per la costruzione di un Welfare vero e proprio in contrapposizione all’attuale modello "Stato benefattore" ma con le mani legate rispetto allo strapotere dell’iniziativa privata. Si punta poi ad un Paese plurinazionale, sul modello boliviano, dove i popoli originari sono riconosciuti e tutelati anche con la loro giustizia comunitaria, alternativa a quella ordinaria.

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Molte persone continuano a scendere in piazza a sostegno della nuova Carta

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Un testo ecologista

È un testo fortemente ecologista, che concede alla natura lo status di soggetto di diritto alla pari dell’individuo e delle istituzioni. Sono elementi di forte rottura col passato che sono stati contestati dal fronte del "rechazo" ( il rifiuto), dato dai sondaggi della vigilia in netto vantaggio. I sostenitori della nuova Carta confidano nella mobilitazione popolare, soprattutto dei giovani. Anche in caso di vittoria del "no", in ogni caso, l’iter costituzionale non finirà. Diversi partiti e lo stesso presidente Gabriel Boric, che ha appoggiato i lavori dell’Assemblea costituente, hanno ribadito che verrà rispettata la volontà del 82% dei cileni che nel 2020 votarono per cambiare la Costituzione. Se non passerà il nuovo testo, quindi, se ne dovrà scrivere un altro e il dibattito è già aperto su chi sarà chiamato a farlo. Il Cile è disposto a rompere con il passato, ma il suo futuro potrebbe essere ancora tutto da scrivere.

Emiliano Guanella


Dalla radio: i contributi dell'inviato Andrea Ostinelli

  • SEIDISERA del 01.09.2022: da Santiago del Cile, Andrea Ostinelli

    RSI Mondo 03.09.2022, 08:57

  • SEIDISERA del 02.09.2022: da Santiago del Cile, Andrea Ostinelli

    RSI Mondo 03.09.2022, 08:57

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