Nuove grande giudiziarie per Silvio Berlusconi. Il Cavaliere è stato infatti rinviato a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare di Napoli Amelia Primavera, assieme al faccendiere Valter Lavitola, per corruzione in relazione alla vicenda della compravendita dei senatori che ha contribuito alla caduta del Governo Prodi nel gennaio 2008. La prima udienza si terrà l’11 febbraio del prossimo anno.
In mattinata l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola ha ammesso davanti ai magistrati di aver portato dei soldi a Sergio De Gregorio (allora parlamentare dell’Italia dei Valori passato nel centro-destra). “Non pensavo che fossero il frutto di un accordo corruttivo, ma soldi dell’editoria legati ai finanziamenti per l’Avanti”.
Da parte sua Sergio De Gregorio, le cui dichiarazioni avevano coinvolto l’ex premier, ha patteggiato in relazione agli stessi fatti una pena di un anno e otto mesi. Il 24 gennaio del 2008 l’esecutivo guidato da Romano Prodi cadde per una manciata di voti (161 a 156) in seguito al voto di sfiducia passato al Senato dove il centro-sinistra, vincitore delle elezioni nella primavera del 2006, disponeva di una risicata maggioranza.
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Le condanne subite da Berlusconi
Silvio Berlusconi è stato condannato, in via definitiva dopo la decisione della Cassazione dello scorso 1° agosto 2013, a 4 anni di carcere (3 condonati con l’indulto) per frode fiscale in relazione ai diritti Mediaset. In merito a questo procedimento negli scorsi giorni la Corte d’appello di Milano ha fissato in 2 anni di interdizione la pena accessoria, dopo la correzione su questo punto della Cassazione. Il Cavaliere è stato condannato in giugno a 7 anni, in primo grado, per prostituzione minorile e concussione aggravata nell’ambito della vicenda Ruby. Un altro anno di detenzione gli è stato inflitto, sempre in primo grado (e verosimilmente sopraggiungerà la prescrizione) per rivelazioni del segreto d’ufficio, riguardo alle rivelazioni delle intercettazioni finite sui giornali (di famiglia) sul caso Unipol (il famoso “abbiano una banca dell’allora segretario dei DS Piero Fassino”). Numerosi altri procedimenti sono finiti in prescrizione o si sono estinti in virtù di interventi legislativi. In ambito civile Silvio Berlusconi è stato condannato, attraverso la Fininvest, al pagamento di 541 milioni di euro alla CIR di Carlo Benedetti in relazione alla corruzione in atti giudiziari per la sentenza relativa al Lodo Mondadori che gli aveva attribuito la proprietà della Mondadori.