Immediatamente poste in centri di isolamento. Sono scattate anche a Conakry (2 milioni di abitanti circa), capitale della Guinea , le misure urgenti nei confronti di quattro persone risultate contagiate dal virus dell’ebola. Fino ad ora si erano registrati casi unicamente nel sud del paese: 88 gli infettati dalla febbre emorragica, 63 i decessi da gennaio.
Intanto, nelle nazioni limitrofe, il timore che il potente virus scavalchi i confini si fa sempre più concreto. Le autorità della Costa d’Avorio hanno lanciato due giorni fa l’allarme sul “rischio reale" di una sua diffusione. Diffusione che avviene da uomo a uomo per contatto diretto con il sangue o con qualunque secrezione e liquido biologico. Non esistono vaccini o rimedi.
Tra le misure invece attuate dalle autorità della Guinea vi è il divieto di consumare carne di pipistrello, animale che potrebbe aver veicolato la malattia.
AFP/AlesS
Il virus venuto dal fiume
Il virus dell’ebola prende il suo nome dal fiume a nord della Repubblica democratica del Congo dov’è stato isolato per la prima volta nel 1976.
"Una minaccia per la sicurezza regionale"
La Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale ha chiesto aiuto alla comunità internazionale per gestire l'epidemia, che, stando a questo organismo, "mette in pericolo l'interna regione". Nelle ultime settimane il virus ha ucciso sei persone in Liberia e cinque in Sierra Leone .