Burkina Faso, 2 svizzeri morti
Il Dipartimento federale degli affari esteri conferma la morte di due elvetici a Ouagadougou
Ci sono anche due cittadini svizzeri (oltre a sei canadesi, due francesi e uno statunitense) tra le 29 persone rimaste uccise negli attacchi di venerdì a Ouagadougou. L’ha annunciato sabato sera il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Secondo fonti concordanti si tratta dell’ex patron della Posta ed ex consigliere nazionale Jean-Noël Rey e dell’ex deputato vallesano Georgie Lamon.
I due si erano recati nel paese africano per inaugurare la mensa di una scuola finanziata da un’associazione creata dallo stesso Lamon. Venerdì sera i due, vecchi amici e compaesani, prima di andare a cena si sono fermati al bar del ristorante "Cappuccino". Una volta arrivati al locale è iniziato l’attacco, nel corso del quale Rey e Lamon hanno trovato la morte.
Il presidente della Conferderazione Johann Schneider-Ammann ha postato un tweet per ricordare i due connazionali ammazzati in Burkina Faso, rimarcando come la Svizzera intera sia profondamente colpita dall'accaduto e presentando le condoglianze ai familiari delle vittime.
CH tief betroffen über Tod zweier Mitbürger und weiterer Opfer in Burkina Faso. Unser Beileid an die Familien. https://t.co/McHWakbhxJ
— J N Schneider-Ammann (@_BR_JSA) 16. Januar 2016
Sulla stessa linea si è espresso il consigliere federale Didier Burkhalter. Raggiunto dalla notizia durante la sua visita in Cina, si è detto rattristato per la brutalità dell'attacco terroristico, condannato con fermezza, e si è detto vicino alle famiglie dei due cittadini elvetici uccisi.
Reuters/ATS/EnCa
- RG 24.00 del 16.01.2016 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi