I giochi svizzeri, un successo che resiste

I giocattoli prodotti in Svizzera sono certamente più cari della media ma la loro qualità e la creatività che stimolano li ha resi famosi in mezzo mondo, tanto che c'è chi pensa di andare a sfidare i cinesi a casa loro in un mercato che li vede protagonisti – nel bene e nel male – a livello globale.

Da Spielkiste, negozio di giochi di Berna, a Natale i clienti non mancano mai. E benché siano più cari della media, i giochi fabbricati in Svizzera riscuotono sempre un grande successo. "Chiaramente i clienti – spiega la venditrice Martina Mani – ci pensano due volte prima di comprare questi giochi, ma chi li acquista lo fa perché è alla ricerca della qualità e vogliono essere certi della provenienza del prodotto".

Uno dei giochi svizzeri più venduti è la pista per biglie Cuboro: da 40 anni i cubi che lo compongono sono fabbricati da un’azienda del canton Berna con il legno della regione. Puntare sulla qualità è stata una scelta studiata appositamente per smarcarsi dalla concorrenza, come conferma il direttore di Cuboro Sebastian Etter: “Il livello di precisione della lavorazione del legno che abbiamo raggiunto permette di combinare i cubi in modo perfetto. Questo ci permette di distinguerci dalla concorrenza e dai prodotti contraffatti, anche in Asia".

E infatti il gioco viene esportato persino in Giappone, dove il suo giocatore più famoso è un giovane campione di scacchi. In un'intervista sua mamma ha detto che il successo del figlio negli scacchi è sicuramente dovuto alle ore passate a giocare con i cubi di legno svizzeri quando era un bambino.

Il successo di Cuboro è un'eccezione elvetica che resiste, anche se negli ultimi anni la concorrenza cinese ha fatto crollare le esportazioni.

Anche a sud delle Alpi non manca l’interesse verso i giochi, come alla ticinese Geomag di Novazzano, che qualche anno fa era addirittura fallita. La particolarità del prodotto ha però convinto alcuni investitori a riportarla in vita. "Il nostro obiettivo – dichiara il direttore di Geomagworld Filippo Gallizia – non è quello di fare costruire battelli pirata o garage di automobili, ma di stuzzicare la creatività e la fantasia dei giocatori".

Oggi l'azienda è sana e punta a concorrere con il mercato asiatico: "Il mercato cinese è indubbiamente interessante perché ha un enorme potenziale. La classe media cinese è molto numerosa. E l'istruzione gioca un ruolo molto importante nella famiglia" conclude Gallizia.

Malgrado la globalizzazione quindi la produzione di giochi svizzeri resiste, puntando sempre di più sull’eccellenza della qualità.