l video diffuso la settimana scorsa dagli inquirenti antimafia italiani che immortala una riunione della 'ndrangheta a Frauenfeld sarebbe nelle mani del Ministero pubblico della Confederazione da quattro anni. Nulla è però stato fatto contro la cosca mafiosa fino a questa settimana. Per gli esperti, in Svizzera mancherebbe una base legale adeguata.
Un fatto che per il criminologo Martin Killias, interpellato domenica dal Sonntagsblick, è dovuto alla mancanza di basi legali che permettano di agire rapidamente. Inoltre la raccolta prove è faticosa, visto che gli standard probatori sono molto alti. La possibile soluzione, ha spiegato l’esperto, sarebbe di concentrarsi più su singoli reati, come il traffico di stupefacenti. L'impressione sulla vicenda tuttavia è che si sia appena iniziato a scoprire la punta di un iceberg di illegalità decisamente più ampio.
Ieri, sabato, il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Reggio Calabria Nicola Gratteri ha detto al Blick che, oltre alla cellula 'ndranghetista turgoviese, in Svizzera ce ne sarebbe un'altra ventina.
Red. MM/Radiogiornale/ATS
La 'Ndrangheta a Frauenfeld