Gli Stati si oppongono all'eventualità che le banche possano dedurre fiscalmente le multe inflitte dalle autorità degli Stati Uniti, per aver aiutato cittadini americani ad aggirare il fisco del loro paese. Contro tale scenario, la Camera dei cantoni ha così approvato lunedì una mozione presentata da Werner Luginbühl (PBD/BE).
La Camera dei cantoni ritiene che non debba essere la collettività a dover pagare le conseguenze di tali sanzioni. La sola multa di 2,5 miliardi di franchi inflitta a Credit Suisse potrebbe determinare perdite per 800 milioni.
Il testo è passato con l'approvazione della ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf e in sintonia con quanto deciso venerdì scorso dal Governo, che intende eliminare gli esistenti margini di manovra sulla possibilità di detrarre dalle imposte le sanzioni ricevute.
Poichè la legislazione vigente non regola espressamente tale argomento, il Consiglio federale reputa che si impongano disposizioni più precise nella legge federale sull'imposta federale diretta (LIFD) e in quella sull'armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei comuni (LAID).
ATS/ARi