Sono almeno 60 i procedimenti penali in corso in Svizzera contro presunti simpatizzanti di gruppi islamici radicali. Una cifra che rappresenta un raddoppio dei casi in quattro mesi, dai 33 recensiti lo scorso novembre.
Buona parte dei procedimenti riguarda propaganda e sostegno a organizzazioni terroristiche, spiega il procuratore della Confederazione Michael Lauber in un'intervista a Der Bund e Tages-Anzeiger. Non vi sono casi gravi come quello degli iracheni recentemente condannati a Bellinzona.
Per quanto riguarda gli attentati di Bruxelles, Lauber afferma che al momento non vi sono legami con la Svizzera, ma il livello di guardia rimane alto.
ATS/sf
Dal TG12.30: