Svizzera

Tonnellate di rifiuti da Roma attraverso il Gottardo

Partono dall'Italia per essere smaltiti ad Amsterdam - Le considerazioni di Bruno Storni, consigliere nazionale e specialista dei trasporti: "Non è per questo che abbiamo fatto AlpTransit"

  • 6 aprile 2023, 07:21
  • 24 giugno 2023, 06:21

SEIDISERA del 05.04.2023: Il servizio Aron Guidotti - Rifiuti in viaggio

RSI New Articles 05.04.2023, 22:16

  • Keystone
Di: SEIDISERA/RTS/LP

Centinaia di tonnellate di rifiuti domestici attraverseranno ogni settimana la Svizzera. Questi partiranno da Roma e, lungo una tratta di 1'600 chilometri che attraversa tutta l'Europa, arriveranno ad Amsterdam, dove verranno smaltiti. Lo ha riferito mercoledì RTS.

Questo è il risultato di un accordo preso tra il comune di Roma e l'azienda olandese Amsterdam Waste Energy Company (AEB) che, dal primo aprile, comporterà il transito di circa 900 tonnellate di rifiuti a settimana attraverso il San Gottardo, per un totale annuo di circa 47'000 tonnellate.

L'accordo, confermato dalle autorità romane, beneficerebbe direttamente o indirettamente delle spese dei contribuenti elvetici. In Svizzera, infatti il trasferimento del trasporto di merci dalla strada alla rotaia (che prevede anche il transito di rifiuti) è sovvenzionato dalla Confederazione con quasi 70 milioni di franchi all'anno. A questi s'aggiungono poi gli investimenti miliardari impiegati per la costruzione di AlpTransit.

Sul tema la RSI ha intervistato Bruno Storni, consigliere nazionale, ingegnere e specialista dei trasporti, che non ha risparmiato critiche sulla vicenda.

"È problematico perché è un segnale che la nostra costosa AlpTransit è diventata attrattiva per qualsiasi tipo di trasporto merci, in questo caso addirittura per trasportare i rifiuti", dice a questo riguardo il consigliere nazionale. "Sfruttare il sussidio e l'investimento svizzero per non dover poi costruire i sistemi di smaltimento in Italia... Non è per questo che abbiamo fatto AlpTransit".

Il problema del traffico merci è inoltre strettamente legato a quello dei passeggeri. Secondo Bruno Storni l'aumento del primo andrebbe inevitabilmente a discapito del secondo. "Sappiamo già adesso che, ad esempio, la galleria di base del Ceneri non può accettare più TiLo, perché" - spiega l'ingegnere - "170 tracce sono riservate per le merci, anche se attualmente non sono utilizzate".

A questo riguardo il consigliere nazionale ha presentato un postulato. Accolta dal Consiglio federale, la richiesta di Storni prevede di rivedere gli scenari di sviluppo del traffico merci attraverso le Alpi. "Attualmente ci si basa su scenari fatti 30 anni fa, che prevedono volumi che sono troppo elevati e che, secondo me, non ci saranno mai", conclude lo specialista.

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