Non passa il progetto di rielaborazione della normativa cantonale sulla raccolta dei funghi avanzato dal Dipartimento del territorio (DT). Ne dà notizia giovedì il Corriere del Ticino precisando che a Bellinzona il Governo non è rimasto troppo convinto della cosa, benché si tratti d'una tematica attesa da molto tempo.
Il piano elaborato dal dipartimento diretto da Claudio Zali mirava a proteggere zone sensibili del territorio ticinese dall’eccessivo afflusso di cercatori mediante l’introduzione di tesserini per i cercatori, i cosiddetti fungiatt. Per i residenti il documento sarebbe stato gratuito, mentre per gli stranieri sarebbe stato a pagamento come una tassa di cancelleria.
Già lo scorso giugno si era conclusa la procedura di consultazione con enti e associazioni coinvolte, ma il messaggio si è incagliato una volta giunto sul tavolo del Consiglio di Stato. Tra le ragioni vi sarebbero le dodici zone prescelte, il calendario stagionale, l'iter previsto per la concessione dei tesserini e così via.
EnCa
Dal Quotidiano:
08.10.2015: "Congelato" il tesserino per raccogliere i funghi