La benna si è riempita di rifiuti "ripescati" dal lago (RSI)

"Le microplastiche nel Ceresio aumentano"

La pulizia del fondale ha portato a galla un problema sempre più serio e che tocca anche gesti festosi come il rilascio dei palloncini

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Una benna piena di copertoni, ferraglia e altri scarti dell’uomo è lo specchio di cosa nasconde il lago di Lugano. A riempirla, domenica, in uno spiazzo davanti al Golfo di Agno sono stati i partecipanti alla tradizionale azione di pulizia del fondale: una quarantina di volontari tra subacquei, apneisti e aiutanti.

Rifiuti dal lago

Rifiuti dal lago

Il Quotidiano di domenica 28.08.2022

Le plastiche ormai rappresentano il problema maggiore, spiega ai microfoni della RSI la biologa acquatica Beatrice Jann, che da decenni si occupa del Ceresio e che oggi era sul posto a sporcarsi le mani. “Le microplastiche, o anche macro, stanno aumentando. Nei campioni che osservo prelevati dal fondale trovo sempre più pezzetti di plastiche, di un centimetro o meno. È drammatico perché queste rilasciano sostanze che non si vedono e che possono essere mangiate dai pesci”.

Tra i rifiuti rinvenuti anche i resti di palloncini. A testimonianza di come un gesto innocente e festoso possa avere delle conseguenze e meritarsi un appello da parte della biologa: “Attenzione, non rilasciateli più in volo, perché una buona parte finisce poi nel lago”.

Non è invece compromessa da questi rifiuti la balneabilità. I rilevamenti mensili delle acque effettuati durante la bella stagione hanno sempre dato risultati ottimi. “La spazzatura - spiega Michelangelo Storari, vicedirettore del Laboratorio cantonale - potrebbe comportare un innalzamento dei parametri analizzati, ma solo temporaneo, a differenza di quanto avverrebbe con una condotta fognaria. Per quelli che sono i nostri controlli è quindi un fattore non di primaria importanza”. Lo stesso non si può però dire per i pesci che con queste plastiche sono costretti a convivere.

SEIDISERA/QUOT/RED. MM
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