Marrakech, dieci anni dal dramma
Una cerimonia commemorativa si è tenuta in Marocco per ricordare le vittime, tra le quali anche tre ticinesi
Sono trascorsi 10 anni dal sanguinoso attentato di Marrakech, nel quale in seguito all’esplosione di un ordigno al caffè Argana morirono 17 persone. Fra loro anche tre giovani ticinesi: Cristina Caccia, André Da Silva Costa e Corrado Mondada.
In seguito al dramma i municipi di Cadenazzo e Sementina, in rappresentanza delle due comunità dalle quali provenivano i giovani, insieme alle famiglie delle vittime decisero di creare la fondazione "La mano tesa".
Lo scopo della fondazione è quello di sostenere chi è confrontato con l’ospedalizzazione di un parente fuori cantone e promuovere attività culturali.
“Ogni anno abbiamo uno o due casi di famiglie ticinesi che per vari canali arrivano alla nostra fondazione e che cerchiamo di aiutare”, spiega Reto Malandrini, membro del comitato della fondazione e segretario comunale di Sementina all’epoca dei fatti, ai microfoni della RSI.
Una commemorazione alla quale ha partecipato anche l'ambasciatore svizzero in Marocco Guillaume Scheurer si è tenuta mercoledì sul luogo del dramma.