Psicofarmaci per 1 ticinese su 5
Numeri impressionanti per la dipendenza da medicinali. Patti chiari denuncia le prescrizioni facili ai giovani
In Ticino sarebbe addirittura il 20% della popolazione ad assumere regolarmente psicofarmaci, circa 70mila persone. Il dato, reso pubblico venerdì, pone il Ticino ai vertici della classifica sul consumo di questi farmaci. Numeri che preoccupano e che devono fare riflettere. A lanciare l’allarme, nello studio di Patti chiari venerdì sera (clicca qui per vedere l'intera puntata), il professore Luca Gabutti, autore di uno studio sul consumo di benzodiazepine.
L’utilizzo di psicofarmaci, sonniferi e tranquillanti, è in continuo aumento. Lo stress di tutti i giorni, la difficoltà di conciliare vita lavorativa e famiglia spinge sempre più persone a fare ricorso alla chimica. Il problema è particolarmente evidente nella popolazione anziana: il 30% degli over 65 consumano terapie sedative.
Accanto al problema della dipendenza e della diffusione di questi farmaci tra gli adulti, l’inchiesta di Patti Chiari ha portato alla luce un altro fenomeno preoccupante: l’utilizzo degli psicofarmaci da parte dei giovani per sballarsi. Xanax, alcol e marijuana, questo è il mix che va per la maggiore, con conseguenze devastanti per la salute fisica e mentale.
Alcuni giovani ticinesi hanno raccontato la loro esperienza con queste sostanze e il lungo percorso per uscire dalla dipendenza.
L’inchiesta ha inoltre svelato le fonti di approvvigionamento del farmaco da parte dei giovani: spaccio, pseudo farmacie online, mercato nero, dark web e la strada più ovvia: i medici.
Due ragazzi diciottenni, hanno finto problemi di ansia e insonnia e si sono presentati da 4 medici diversi. Dalle visite non sono usciti a mani vuote, al primo colpo hanno ottenuto: 2 scatole di sonniferi (zolpidem), un antidepressivo (escitalopram) e un ansiolitico (xanax)
I risultati del test sollevano molte domande sulle modalità di prescrizione di questi farmaci da parte dei medici, soprattutto quando si tratta di giovani e adolescenti, ed hanno stupito anche il professore Gabutti.