Ticino e Grigioni

Quando la vittima non può difendersi

In Ticino condannato un giovane che ha abusato sessualmente di una coetanea ubriaca; non è il primo caso - L'intervista

  • 16 agosto 2022, 20:42
  • 23 giugno 2023, 22:19

3 anni per abusi sessuali in Ticino

SEIDISERA 16.08.2022, 20:26

  • Ti Press
Di: SEIDISERA

Un ventenne è stato condannato martedì in Ticino a 3 anni di carcere (quasi tutti sospesi) per aver abusato sessualmente di una coetanea che si trovava in uno stato di semi incoscienza a causa dell'alcool. È successo due anni fa in una casa a Porza, durante una cena tra amici. Non è il primo caso che arriva in aula quest'anno nel cantone; poco meno di un mese fa è stato condannato un uomo di 47 anni per aver costretto una donna a praticargli sesso orale. La quarantanovenne stava rientrando a casa dopo una serata nei bar di Lugano. Anche lei aveva bevuto molto, tanto da averci messo del tempo a ricordare e poi a ricostruire l'accaduto. I casi che sono arrivati in aula hanno un denominatore comune: il consumo di alcol e la tendenza ad approfittarsi di chi questo alcol lo ha bevuto. In aprile aveva fatto molto discutere la vicenda di tre giovani che avevano abusato sessualmente di una coetanea incontrata dopo una serata in discoteca.

In generale, i reati di natura sessuale sono aumentati del 45% nel 2021. È l'ultimo dato di polizia che abbiamo a disposizione. Stiamo parlando di 213 casi in Ticino in un anno. Ovviamente di diversa gravità.

La RSI ha intervistato l'avvocatessa ginevrina Lorella Bertani che, da anni, segue i casi di violenza sessuale.

Avvocatessa Bertani, lei ha trattato molti casi di violenza sessuale, anche fra giovani. In quelli che ha trattato, le chiedo, c'è questa componente di approfittarsi di una persona che non può resistere, per le cause più diverse, l'alcool in primis?

"Sì, allora ci sono due casi. Il primo caso è fare in modo che la persona diventi incapace di resistenza. E l'altro caso è approfittare del fatto che la persona è già in incapacità di resistenza. Dunque c'è una disposizione penale che dice: non si ha il diritto di approfittarsi sessualmente di una persona che è incapace di resistenza".

Le sembrano in aumento questi casi?

"Diciamo che tutti i casi di violenza sessuale sono in aumento, perché non tutti i casi sono denunciati. Resta sempre quella famosa cifra nera tra i casi realmente subiti e i casi denunciati. Però, con la liberazione della parola i casi denunciati sono in aumento, questo sì".

Invece secondo lei cosa spinge - parliamo dell'aggressore - ad approfittarsi sessualmente di qualcuno che non è in grado di resistere? C'è un problema sociale?

"È difficile rispondere, perché quando un uomo è accusato di pedofilia (in generale, non in tutti i casi), ha la tendenza ad ammettere i fatti. Invece una persona accusata di violenza sessuale contro una donna ha piuttosto la tendenza a negare, per cui è difficile conoscere i motivi per i quali questa persona agisce. Nella letteratura si può vedere che un uomo che stupra una donna (o che se ne approfitta quando è incosciente) può essere spinto da una fantasia sessuale, può essere una volontà di dominare o può essere anche un atto opportunista: cioè una donna è incapace di resistenza e l'uomo se ne approfitta senza dovere passare da tutte le tappe di seduzione, o rischiare magari di essere rifiutato, etc.".

Il ventenne a processo ha detto che lo ha fatto senza pensarci. È una motivazione su cui si può riflettere. È sufficiente?

"No, per me è una giustificazione leggera, appunto. Perché per poter cambiare bisogna prendere coscienza di cosa si è fatto, della gravità dell'atto e della gravità delle conseguenze sulla vittima. Per cui bisogna essere veramente in introspezione. Uno non agisce per leggerezza quando approfitta sessualmente di una donna incosciente. Cosa vuol dire dal punto di vista della relazione sessuale? Cioè uno è lì e ha una relazione sessuale con una donna che non si muove! Non si può fare un atto così con leggerezza. Ci sono altri motivi".

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