Ticino e Grigioni

Rodi, parla un ticinese: "Una vera odissea"

Mattia Marinelli con un gruppo di amici, tra cui 11 bambini, si trovano sull'isola ellenica in fiamme. "Oggi un traghetto per Kos, nessuno dalla Svizzera ci ha aiutati" - La testimonianza

  • 23 luglio 2023, 12:24
  • 18 agosto 2023, 08:45

RG 12.30 del 23.7.2023 L'intervista di Francesca Calcagno

RSI Ticino e Grigioni 23.07.2023, 12:32

  • Mattia Marinelli
Di: Botti/Calcagno/AlesS

"Ieri sembrava proprio una classica scena da film con la collina che brucia". A parlare è Mattia Marinelli che abbiamo raggiunto telefonicamente a Rodi, dove si trova con un gruppo di amici partiti lunedì per le ferie estive: 21 persone, tutte del Luganese. Dieci adulti e undici bambini che si sono trovati a dover lasciare la loro struttura alberghiera di Kiotari a causa dei vasti incendi che interessano da giorni l’isola.

"All’inizio la situazione era tranquilla", ci spiega, "con il passare dei giorni si vedeva il fumo arrivare, fino all’altro ieri quando ha iniziato a scendere dal cielo la fuliggine". I responsabili dell’hotel all’inizio, ci racconta, cercano di tranquillizzare tutti fino a quando sono andati a prenderli in spiaggia dicendo che dovevano andarsene. “Abbiamo preso giusto i ricambi per i nostri figli, i documenti e ci siamo incamminati dove ci hanno detto di andare. Erano più o meno le 15:00. Abbiamo camminato per circa tre chilometri poi un pullman ci ha portati in una spiaggia dicendoci che era il punto migliore dove rimanere, erano le 17:00. Siamo stati lì fino a mezzanotte.”

Mattia Marinelli

Mattia Marinelli

  • Mattia Marinelli

La lunga attesa viene interrotta dall’arrivo di imbarcazioni che caricano prima donne e bambini, “noi uomini e ragazzi abbiamo dovuto aspettare, in pratica non abbiamo dormito tutta la notte”. Arrivati al porto di Rodi, la comitiva è stata accompagnata in una scuola dove hanno ricevuto, “acqua, cibo e asciugamani”.

Accampati

Accampati

  • Mattia Marinelli

“È stata una vera odissea”, continua, “purtroppo nessuno del Dipartimento federale degli affari esteri ci ha detto niente. Ci continuavano a dire di aspettare e di sentire il 112 (il numero delle emergenze elleniche, ndr)”. Alla fine il gruppo, tutti stanno bene, ha deciso di agire in autonomia. “Oggi ci troviamo di nuovo al porto di Rodi perché aspettiamo un traghetto che ci porti a Kos, da lì abbiamo un aereo domani (lunedì) che ci riporterà a casa”.

Dalle zone colpite dai roghi sono decine di migliaia le persone sfollate. Tra loro, ci dice sempre il nostro interlocutore, ci sarebbero anche altri ticinesi.

In fuga da Rhodos, la testimonianza

Telegiornale 23.07.2023, 12:30

La presa di posizione del DFAE

Da noi contattato il DFAE ci ha detto di "seguire da vicino quello che sta succedendo" e che "l’ambasciata svizzera ad Atene è in contatto con le autorità competenti sul posto e sta rafforzando la sua presenza per facilitare i servizi consolari”. Da quando è stata annunciata l’evacuazione delle zone colpite, la "Helpline del DFAE e la rappresentanza in loco hanno già risposto a un centinaio di richieste. Tra le persone sfollate, ci sono anche cittadini svizzeri ai quali viene fornito tutto il supporto consolare possibile".

"Il DFAE ricorda ai cittadini svizzeri e ai turisti che si trovano sull'isola di seguire le istruzioni delle autorità locali, che hanno istituito due linee telefoniche dirette per i cittadini stranieri: +30 210 368 12 59 / +30 210 368 13 50. Per le richieste di protezione consolare, è possibile contattare il Consolato onorario di Rodi (+30 224 103 61 55 / +30 694 737 63 05). In caso di emergenza, la Helpline del DFAE di Berna può essere contattata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, al numero +41 800 24 7 365.

I collegamenti da e per Rodi sono ancora attivi (ad esempio i voli). L'aeroporto di Rodi è aperto e i voli commerciali continuano a raggiungere l'isola. Le persone colpite possono organizzare il rientro autonomamente o tramite la propria agenzia di viaggio".

Correlati

Ti potrebbe interessare