UNIA, 10 nomi nella lista nera
Il sindacato denuncia su internet le aziende che non rispettano le norme sul lavoro e fanno dumping
La black list di UNIA è pronta e, per ora, denuncia 10 casi di aziende che non rispettano le norme sul mercato del lavoro. La lista sarà accessibile in internet da domattina (venerdì) su www.denunciamoli.ch, comunica lo stesso sindacato giovedì.
Con questa iniziativa si intende portare a conoscenza dell'opinione pubblica i casi più gravi di violazioni della legge sul lavoro, di contratti o norme e di dumping su salari e condizioni occupazionali. Lo scopo, si legge nella nota, è "dare un volto ai responsabili dei fenomeni di sfruttamento della manodopera".
"Abbiamo creato la lista, poiché la deriva e gli abusi in alcuni settori meritano una risposta", ha spiegato il sindacalista Dario Cadenazzi alle Cronache della Svizzera italiana, denunciando l'imbarbarimento delle condizioni per i salariati. Per finirci bisogna violare il contratto di lavoro o non pagare salari dignitosi e, promette UNIA, la lista dovrebbe allungarsi. I settori più rappresentati sono quelli dell’industria e del terziario.
Red. MM/CSI
- CSI 18.00 del 26/06/2014 Il servizio di Furio Ghielmini