Ticino e Grigioni

"I notai si astengano"

Il Gran Consiglio aggiorna la legge sul notariato e riduce le tariffe, ma a far discutere è soprattutto il conflitto di interessi

  • 26.11.2013, 19:52
  • 05.06.2023, 18:07

Il notariato in Ticino resta libero come negli altri cantoni latini: il Gran Consiglio ad ampia maggioranza non ne ha voluto sapere di un passaggio al sistema misto, caratterizzato cioè dalla coesistenza fra notai privati e pubblici, questi ultimi stipendiati dal cantone. Doveva essere questo il nodo centrale per il Gran Consiglio, chiamato oggi a mettere al passo con i tempi la legge che regola il settore, vecchia di 30 anni e basata su un impianto ancora più datato.

Confronto sul conflitto di interessi

“Una rinfrescata”, per il popolare-democratico Maurizio Agustoni, non l'unico notaio fra gli oratori, ma il solo a dichiarare apertamente la sua professione. Il suo "outing" è stato la prima avvisaglia della tempesta scatenata in seguito da Franco Celio (PLR) e Angelo Paparelli (Lega), che per primi hanno evidenziato come l'ordine sia stato ben lungi dall’astenersi dai lavori che toccavano direttamente i suoi interessi. Ne è nato un botta e risposta infinito, con protagonisti principali il relatore di minoranza Nenad Stojanovic (all'ultima seduta da deputato) e la sua collega Pelin Kandemir Bordoli da una parte, e dall'altra il citato Agustoni, il relatore di maggioranza Andrea Giudici e l'altro plr Roberto Badaracco. Qualche notaio, alla fine, ha annunciato che si sarebbe astenuto al momento del voto.

Obbligo di assicurarsi

Le novità sostanziali della nuova legge sono poche. Fra queste l’introduzione dell’obbligo (e non più solo facoltà) di contrarre un’assicurazione di responsabilità civile: il notaio svolge una funzione pubblica, ma da libero professionista, e risponde quindi personalmente dei propri errori.

Tariffe abbassate, 11 anni dopo l'iniziativa del Guastafeste

Il Parlamento è intervenuto pure a ritoccare verso il basso le tariffe notarili, oggi “troppo elevate” rispetto agli altri cantoni, come fatto notare da Mister Prezzi. Contenuta nel messaggio governativo, la proposta aveva incontrato in commissione le resistenza di chi voleva confermare lo statu quo. La questione si trascinava da una decina di anni, dall’approvazione (con il 73% dei voti) dell’iniziativa del Guastafeste nel 2002. Da allora le tariffe di legge non erano più obbligatorie ma da considerare come massime (con la possibilità di praticarne di più basse).

Stefano Pongan

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  • L'outing di Maurizio Agustoni

    RSI Info 26.11.2013, 17:50

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  • badaraccoconflittointeressi.MUS

    RSI Info 26.11.2013, 17:34

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  • agustoniconflittointeresse.MUS

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  • Il presidente del Parlamento Alessandro Del Bufalo prova a calmare le acque

    RSI Info 26.11.2013, 19:10

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Sono una quindicina gli emendamenti su cui i deputati sono stati chiamati a discutere. Con 55 voti contro 15 e astensioni, hanno in particolare respinto la proposta socialista di rinuncia al principio della territorialità, che avrebbe permesso anche a notai non attivi nel cantone di firmare rogiti su fondi in Ticino. La categoria è insorta, anche perché non vi sarebbe stata nessuna reciprocità.

Oggi:
-30 franchi per un valore fino a 200 franchi
-5 per mille per un valore fra 200 e 500'000 franchi
-4 per mille per un valore fra 500'000 e 1 milione di franchi
-3 per mille per un valore da 1 a 2 milioni di franchi
-2 per mille per un valore da 2 a 5 milioni di franchi
-1 per mille per un valore superiore ai 5 milioni di franchi
Con la nuova legge:
-5 per mille e un minimo di 500 per un valore fino a 250'000 franchi
-4 per mille per un valore fra 250'000 e 500'000 franchi
-3,5 per mille per un valore fra 500'000 e 750'000 franchi
-3 per mille per un valore fra 750'000 e 1 milione di franchi
-2,5 per mille per un valore fra 1 e 2 milioni di franchi
-2 per mille per un valore fra 2 e 5 milioni di franchi
-1 per mille per un valore fra 5 e 10 milioni di franchi
-0,5 per mille per un valore fra 10 e 50 milioni di franchi

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