Sarà il consorzio formato dall’istituto IMP dell’università di San Gallo e da Daniel Burckhardt , ex direttore dell'Istituto di Management Turistico, a condurre lo studio per valutare gli scenari possibili per il futuro sviluppo della navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore.
La decisione di prendere in considerazione anche altre vie per garantire il servizio era stata adottata la passata stagione, soprattutto in seguito all'annuncio da parte della società italiana che assicura il servizio di voler aumentare i prezzi dei titoli di trasporto, senza incrementare la qualità dell'offerta.
Da noi contattata Tiziana Zaninelli , presidente dell’Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese, che ha promosso l’indagine, ricorda che i tempi si preannunciano lunghi considerato che "bisognerà analizzare un’intera stagione turistica; i primi risultati sono attesi per il prossimo mese di dicembre, mentre il rapporto definitivo sarà pronto per il mese di giugno 2015".
Lo studio in breve
Compito della ricerca sarà quello di analizzare i prezzi, la validità degli abbonamenti e la frequenza delle corse. Saranno inoltre valutate la tipologia delle imbarcazioni, i servizi offerti (come quello della ristorazione) e l'accessibilità (per portatori di handicap, famiglie con carrozzine, sportivi in bicicletta). Oltre a ciò, l'indagine dovrà elaborare e valutare eventuali scenari futuri tra i quali una flotta interamente svizzera di battelli per il bacino elvetico, una a flotta mista (italiana per le corse internazionali) e una flotta italiana, ma con offerte potenziate nel rispetto degli standard della Confederazione.
Lino Bini
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