
Padroncini sul tavolo del Governo
Il Consiglio di Stato ha discusso del mercato del lavoro ticinese, sempre più esposto alla pressione dall'esterno
Il Governo ticinese ha affrontato mercoledì la problematica del mercato del lavoro ticinese. Si è chinato sulla problematica di padroncini, frontalieri e distaccati, discutendo un documento inter-dipartimentale che contiene una sessantina di misure.
Il Consiglio di Stato non ha adottato provvedimenti, ma ha visionato il rapporto elaborato e perfezionato nelle ultime settimane dopo alcune riunioni coinvolgenti anche i rappresentanti degli impresari costruttori e degli artigiani dell'edilizia. Quest’ultimi si sono detti soddisfatti. "Il Cantone ha recepito alcuni dei nostri suggerimenti", hanno sottolineato ai colleghi della radio il direttore della società impresari costruttori Vittorino Anastasia e Piergiorgio Rossi, presidente dell'Unione delle associazioni dell'edilizia .
Una sessantina di misure
Il rapporto contiene una sessantina di misure, molte delle quali competono alla Confederazione e comportano tempi lunghi. Tra queste la modifica del formulario di notifica per padroncini e distaccati, con l'inserimento di informazioni supplementari allo scopo di facilitare e rendere più efficaci i controlli. La decisione spetterebbe a Berna anche sul giro di vite nelle sanzioni contro chi sgarra. Tra i deterrenti contemplati figura anche la trasmissione automatica al fisco italiano di informazioni sui guadagni dei padroncini e delle ditte che inviano operai distaccati a lavorare in Ticino.
Red. MM/CSI