I dati di marzo 2013, gli ultimi ufficiali, parlano chiaro: gli apprendisti con più di 19 anni sfiorano tra i frontalieri il 58%, attestandosi a 420 unità. Questi dati confermano, da soli, che il problema – così come posto dall’OCST – che vede alcune ditte assumere lavoratori italiani con una certa esperienza come fossero in formazione, per offrirsi forza lavoro a basso costo, esiste davvero. Abbiamo chiesto ulteriori dettagli a Gian Marco Petrini , direttore aggiunto della Divisione della formazione professionale.
“Bisogna distinguere - spiega Petrini - la questione della concorrenza con i giovani locali, da quello che potrebbe essere un problema di tipo salariale-sindacale. Per noi (della Divisione formazione professionale, ndr), quello che conta maggiormente è fare in modo che ragazzi residenti nel cantone trovino un posto di apprendistato e, in questo senso, anche il Governo ha chiesto alle aziende di dare la priorità ai ticinesi e ci ha invitato a verificare varie situazioni di presunti contratti di lavoro per apprendisti camuffati in formazione“.
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Due problemi distinti
RSI Info 18.10.2013, 19:23
Petrini ci spiega altresì come in diversi settori, ad esempio nel sociale, si nota una diminuzione dei non residenti in formazione, mentre in altri – come l’artigianato – sono in palese progressione.
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Diminuzione in certi settori
RSI Info 18.10.2013, 19:42
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Aumento degli apprendisti frontalieri in altri settori
RSI Info 18.10.2013, 19:23
È ipotizzabile un aumento di salario per chi comincia un apprendistato in età “avanzata”? “In alcuni casi sì”.
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Salario maggiorato per apprendisti "vecchi"
RSI Info 18.10.2013, 19:24
CSI-Francesca Torrani/Red.MM-LudoC.
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