Il turismo nel suo complesso, dal viaggio aereo fino al souvenir, è responsabile di quasi un decimo delle emissioni mondiali di gas serra. A calcolare l'impatto crescente dei viaggi "per diletto" sull'ambiente è uno studio capitanato dall'Università di Sydney, che per la prima volta ha tenuto conto di tutti gli aspetti legati al turismo e diffuso un rapporto nei giorni scorsi.
Stando all'indagine, pubblicata sulla rivista Nature Climate Change, tra il 2009 e il 2013 l'impronta di carbonio del turismo globale è passata da 3,9 miliardi a 4,5 miliardi di tonnellate di CO2. Tale valore, quattro volte più elevato rispetto alle stime precedenti, rappresenta circa l'8% delle emissioni mondiali di gas serra.
A pesare di più sull'atmosfera sono i trasporti, in primis quelli aerei. I voli a corto raggio, secondo lo studio, emettono in media 200 grammi di CO2 a chilometro per ogni passeggero, mentre per quelli a lungo raggio le emissioni pro capite si attestano a 120 grammi/km. Dopo i trasporti tra le cause maggiori di emissioni ci sono lo shopping e i peccati di gola.
ANSA/Reuters/EnCa
Turismofobia
Nouvo 05.05.2018, 09:00