Scienza e Tecnologia

Tenente medico aiuta gatta: alla sbarra

Accusata una dottoressa bolognese di 39 anni, attiva a maggio 2012 nel contingente italiano in Kosovo

  • 22.12.2013, 17:37
  • 06.06.2023, 11:58
dottoressa balanzoni da facebook 22.12.2013.jpg

Un'immagine del tenente medico Barbara Balanzoni tratta dal suo profilo facebook

Un'ufficiale medico dell’esercito italiano di stanza lo scorso anno nella base di Pec, nel nord del Kosovo, sarà processata dalle autorità militari della vicina penisola per aver disobbedito a un ordine. Il tenente Barbara Balanzoni ha infatti aiutato Agata, la gatta “mascotte” conosciuta da tutti, militi di Swisscoy compresi, che, incinta, non riusciva a partorire.

Nonostante l’ordine contrario del comandante del contingente, che le aveva proibito di soccorrere Agata, la 39enne dottoressa bolognese è intervenuta comunque, salvando l'animale. Per questo motivo, il 7 febbraio 2014 sarà processata davanti al Tribunale militare di Roma per disobbedienza aggravata, non avendo saputo resistere ai miagolii disperati e senza tregua del felino.

Se non fosse una cosa che va presa sul serio, trattandosi comunque di un processo, l’atto d’accusa sembrerebbe uscito da una gag da cabaret. Nel testo si legge infatti che la dottoressa, “in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, disobbediva all’ordine scritto, datato 6 maggio 2012, a firma del comandante della base, riguardante il divieto di avvicinare o farsi avvicinare da animali selvatici, randagi o incustoditi”.

Per la donna si tratta di un vero incubo. Tornata in Italia, ora è medico anestesista all’ospedale di Massa Carrara e si augura che “la giustizia faccia presto il suo corso e che siano presi gli opportuni provvedimenti" contro chi l'ha trascinata davanti ai giudici per una simile ragione.

EnCa

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