Dal 14 dicembre e fino al 31 gennaio dell’anno prossimo, Palazzo Malagola a Ravenna ospita una mostra importante dedicata a Demetrio Stratos (nato ad Alessandria d’Egitto nel 1945, e morto a New York nel 1979, a soli 34 anni). Il titolo della mostra è Fino ai limiti dell’impossibile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979, ed è curata da Ermanna Montanari ed Enrico Pitozzi. Ravenna è anche sede dell’archivio Demetrio Stratos, che questa mostra appunto contribuisce a valorizzare e far conoscere. Circa un anno fa avevamo già parlato, in Alphaville, di una prima mostra dedicata all’archivio Stratos, sempre a Ravenna, di cui la mostra aperta in questi giorni costituisce l’ideale seguito. Questo secondo movimento espositivo fa un passo ulteriore, nella direzione dell’esplorazione delle dimensioni extraeuropee della ricerca di Stratos, del suo rapporto con le musiche del mondo e con le tecniche vocali come la diplofonia e il canto armonico. Ci piaceva l’idea quindi di partire dalla mostra, per raccontare da diversi punti di vista la parabola esplorativa e artistica di un vero e proprio unicum nella musica moderna, quale è stato Demetrio Stratos. Nostri ospiti: Enrico Pitozzi, docente di discipline della musica e del teatro all’Alma Mater di Bologna; e Giulia Cavaliere, giornalista, critica musicale che scrive per Rolling Stone Italia ed Esquire Italia e che in passato ha collaborato anche con Rete Due.
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