Quartiere Francese di New Orleans, Lousiana
Bourbon Street

Bourbon Street

di Corrado Antonini

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  • 23.11.2022
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Bourbon Street si trova nel cuore dell'antico Quartiere Francese a New Orleans, Louisiana. Si sviluppa su 13 isolati da Canal Street all'Esplanade Avenue.

La Francia dichiarò la Louisiana una sua colonia intorno al 1690. Jean Baptiste le Moyne venne nominato Direttore generale con l'incarico di sviluppare la colonia nel territorio. Fondò New Orleans nel 1718 e nel 1721, l'ingegnere reale Adrien de Pauge disegnò la pianta topografica cittadina. Egli denominò le strade facendo riferimento ad alcune dinastie reali del suo paese e a nomi di santi cattolici. Bourbon Street venne così denominata in omaggio alla casata dei Borboni.

Da quando esiste il jazz, Bourbon street ne è diventata l’emblema: jazz tradizionale, carico di dramma e di vita, New Orleans insomma.

Ma questo nome è anche segno di apertura e di novità: Sting dedica a Bourbon Street un brano ormai classico nel suo album del 1985, The Dream of The Blue Turtle realizzato con prestigiosi giovani jazzisti dell’epoca. Il 13 luglio si presenta sul palco del mitico Live Aid davanti ai 300.000 di Wembley e alle centinaia di milioni collegati in diretta televisiva munito solo di una chitarra ed esegue una versione ballad da brivido di Roxanne insieme ad un ragazzino afroamericano con un sax soprano: si tratta di Brandford Marsalis, che incanta il mondo con le sue improvvisazioni. Una rivoluzione culturale! Vecchio e nuovo insieme, spinta verso il futuro coniugata con il più totale rispetto della propria storia: colori e suoni dal jazz contemporaneo insomma.

Nella puntata di oggi:

Fra i tanti dischi pubblicati di recente meritevoli di una segnalazione in questa sede v’è certamente il “Bordeaux Concert” di Keith Jarrett, cronaca di un recital tenuto dal pianista nella città francese nel 2016 e pubblicato da poco da ECM. Avremo poi da segnalare due importanti uscite di altrettanti batteristi: Makaya McCraven, che pubblica “In these times” e Mark Guiliana, con “The sound of listening”, con fra gli altri la presenza di Shai Maestro. Questa puntata di Bourbon Street sarà anche occasione di ascoltare un paio di estratti dal nuovo disco della cantante svizzera Sarah Buechi, “Moon Trail”, un disco interamente dedicato alla luna, e di parlare del terzo volume della serie “Archives” di Joni Mitchell, rilevante in questa sede perché presenta i dischi incisi dalla cantante fra il 1972 e il 1975, l’epoca della transizione dalla dimensione prettamente folk di “Blue” a quella altrettanto luminosa del folk-jazz, caratterizzata dall’incontro con alcuni dei grandi jazzisti degli anni ’70, Jaco Pastorius, Larry Carlton, Joe Sample, e con alcuni dei grandi vecchi della stagione del West Coast Jazz degli anni ’50, Victor Feldman, Bud Shank e molti altri.

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