Nel centenario della nascita di Franco Basaglia – che rivoluzionò la storia della psichiatria – il direttore artistico del Teatro della cooperativa di Milano Renato Sarti ha pensato ad uno spettacolo: ha pensato ad Ausmerzen di Marco Paolini.
Un testo straordinariamente forte per diversi motivi: per la sua attualità; per la storia che racconta, rimasta muta per molto tempo: il famigerato piano T4 dei nazisti, con il quale dal 1939 al 1941 venne messa in atto l’eliminazione dei malati mentali, dei disabili e dei bambini affetti da malformazioni: 70 mila tedeschi fatti passare per il camino; loro malgrado precursori di ciò che avvenne dopo, con la Soluzione Finale.
E poi un testo forte perché sul palcoscenico, insieme con Renato Sarti, c’è l’attrice Barbara Apuzzo. Barbara Apuzzo ha una disabilità, ma questo non è uno spettacolo inclusivo. Questo è uno spettacolo in cui l’attrice Barbara Apuzzo, affetta da artrogriposi, recita e rende Ausmerzen uno spettacolo attualissimo.
Nel Laser di Francesca Torrani si racconta questo.
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