Una piccola Chiesa con una grande storia che ci riporta ai tempi dello scontro tra Guelfi e Ghibellini. Posta su uno sperone roccioso nel cuore del Parco della Breggia, la Chiesa Rossa di Castel San Pietro fu costruita nel 1343 per volontà di Bonifacio da Modena, vescovo di Como. Al suo interno custodisce uno dei cicli d’affreschi gotici più importanti del Ticino, di autore ignoto, ma con un chiaro collegamento ai dipinti della Chiesa di Sant’Abbondio del capoluogo lariano. Il suo passato è segnato da un efferato fatto di sangue avvenuto la notte di Natale del 1390 che oppose due famiglie del luogo. Che la denominazione di Chiesa Rossa derivi da quel massacro lo si deve però solo ad una leggenda. La storia della Chiesa, completamente restaurata, è interessante anche per le vicissitudini di cui è stata protagonista in tempi recenti. L’ex cementificio Saceba, situato all’ingresso delle Gole della Breggia, scavò per anni nel cuore della collina su cui sorge, compromettendone quasi irrimediabilmente la sopravvivenza. Fu salvata da una volontà collettiva che non permise il sacrificio di questo piccolo monumento storico che sa ancora regalare al visitatore un grande stupore.
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