Una ventina d’anni fa, forse, governanti e industriali non solo italiani scelsero la soluzione più economica per sbarazzarsi dei rifiuti tossici o nucleari: dopo aver tentato di rifilarli ai paesi più poveri, li gettarono nel cuore del Mediterraneo con l’aiuto della ‘Ndrangheta calabrese. Il sistema era semplice: noleggiare una carretta del mare, riempirla di scorie e fingere un naufragio. Ci sono mille indizi (alcuni omicidi eccellenti, centinaia di morti sospette, depistaggi, minacce, omertà istituzionali, trame dei servizi segreti oltre agli allarmanti dati di varie indagini ambientali) a dire che sia veramente andata così e che, nei più incantevoli luoghi di villeggiatura in Italia, si conviva con una bomba ecologica devastante. Ma il coraggio di un pugno di giudici, politici d'ogni schieramento, giornalisti e di buona parte della popolazione interessata non è riuscita ad arrivare ad una verità indubbia e ammessa. Per questo è doveroso contornare la vicenda con un penoso “forse”. Due Laser raccontano questo mistero italiano a partire dal primo pomeriggio del 14 dicembre 1990 quando, sotto un cielo scuro, appena sotto Amantea, spuntò all’orizzonte una nave fantasma...
Navi dei veleni

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Navi dei veleni - 1a parte
Laser 12.01.2010, 02:00
Navi dei veleni - 2a parte
Laser 13.01.2010, 02:00
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