
Quando il Vesuvio?
Laser 17.02.2014, 01:00
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A est c’è il Vesuvio, che non sfoga i suoi gas da più di sessant’anni: e la cosa preoccupa, e non poco. A ovest, davanti e sotto il mare, c’è la “ caldera flegrea”, considerata uno dei tre peggiori supervulcani al mondo. Napoli sa di vivere su una polveriera, e per ora si difende con un’incoscienza condita da fatalismo. Però è bastato che un vulcanologo giapponese ricordasse l’anno scorso cosa bolle qualche chilometro sotto la città partenopea, e il suo immenso hinterland, per scatenare apprensioni e paure. Comunque di poca durata. Le voci degli esperti, vulcanologi e scienziati dell’Osservatorio vesuviano, registrate per questo Laser, non sono uniformi, e comunque per niente rassicuranti. Per l’eventualità che prospettano, per l’impossibilità di ogni previsione e soprattutto per l’inevitabile attribuzione di ogni responsabilità sul “che fare” alla politica. Non resta che sperare che il Vesuvio non voglia ripetere la prova di forza che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. E che l’immensa pentola che ribolle sotto uno dei golfi più belli del mondo non decida proprio in questo secolo di far saltare il coperchio, come avvenne quindicimila anni fa, lanciando i suoi detriti fino in Russia.
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