Un eroe scomodo

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Gian Carlo Caselli (1./2)
Laser 22.10.2013, 04:00
Gian Carlo Caselli (2./2)
Laser 23.10.2013, 04:00
Il procuratore capo di Torino è certamente uno dei personaggi che con la sua attività incarna meglio i valori di quell’Italia alla ricerca dei valori etici e che crede fermamente allo Stato di diritto. Il suo percorso biografico ne fa per una larga fetta della popolazione un vero e proprio eroe, simbolo di indipendenza e di coraggio. Caselli è l’uomo con la sua attività di procuratore a Torino ha avviato la lotta al terrorismo brigatista (fu lui a interrogare il pentito Patrizio Peci e a convincerlo a confessare), Caselli è il magistrato che all’indomani della morte di Giovanni Falcone si stabilì nella procura più difficile e pericolosa d’Italia se non d’Europa, quella di Palermo, portando poi alla sbarra capi mafiosi e politici del calibro di Giulio Andreotti. Caselli che per la sua indipendenza si è attirato le ire delle frange radicali dei No Tav e che è bersaglio da 20 anni degli attacchi di Silvio Berlusconi contro le “toghe rosse”. Come dire che l’eroe ha anche molti nemici. Il magistrato si racconta ai microfoni di Rete Due in due puntate in cui ripercorre i momenti salienti della sua vita, che sono di fatto quelli della recente e spesso traumatica storia della Repubblica Italiana.
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