“Introduzione al rapporto finale "La Svizzera, il nazionalsocialismo e la seconda guerra mondiale" pubblicato nel 2002 dalla commissione di esperti sulla Svizzera nella seconda guerra mondiale istituita nel 1996. [2.57]BERGIER ringrazia il folto pubblico-dichiara di aver lavorato indipendentemente malgrado le pressioni subite. [4.19]Pelli parla della reazione del Paese alla publicazione del rapporto-le critiche e l'attesa di un approfondimento [5.48]Cerutti parla dei 5 anni di lavoro della commissione [6.47]Zala afferma che ci vorranno 20 anni perché gli storici possano digerire tutto il materiale prodotto dalla commissione. [7.12]Schwarz illustra i contenuti del rapporto finale:le relazioni economiche con Germania e Italia prima e durante al seconda guerra mondiale-le prestazioni finanziarie della Svizzera a favore delle potenze dell'Asse-il transito di merci attraverso le ferrovie svizzere-l'esportazione di materiale bellico-l'impiego di manodopera coatta-la violazione delle regole di neutralità-le responsabilità non assunte dalla Svizzera nel campo dell'asilo,nelle relazioni economiche e finanziarie con l'estero e nelle restituzioni del dopoguerra. [9.52]BERGIER spiega di aver cercato di trovare nelle fonti la realtà che si trova fra le due immagini stereotipate della Svizzera in guerra-la massa enorme di documenti-il "piccolo" libro di sintesi per il grande pubblico. [11.13]Cerutti parla dell'elemento determinante dell'olocausto di cui si è occupata la commissione [12.58]BERGIER presenta la conclusione secondo cui la "barca non era ancora piena" e la Svizzera avrebbe potuto accettare altri profughi senza mettere in pericolo la nazione. [13.58]Pelli parla delle critiche della commissione al Consiglio federale di allora-l'assenza del governo nel passaggio dei treni, nell'acquisto dell'oro e la parziale assenza sull'accesso dei profughi-Pelli giustifica le critiche e trae la conclusione attualizzata sul sistema bancario e le norme sul riciclaggio: l'atteggiamento più attento verso la criminalità di oggi. [16.47]Cerutti parla della polemica sulla politica d'asilo-nell'estate del 1942 vennero chiuse le frontiere e la cifra dei respinti non è facile da ricostruire-la contestazione delle cifre dell'archivio federale-le ricerche di Cerutti sull'accesso da Ginevra. [20.22]Zala parla della differenza fra cantoni nell'applicazione della politica d'asilo-il dibattito sulla politica d'asilo iniziato già negli anni 50 e 70 con il professor Bonjour-Zala legge le conclusioni del rapporto pubblicato nel 1957 e di quello di Bonjour del 1970, secondo cui il popolo avrebbe potuto fare di più per cambiare la politica del governo in materia d'asilo.”

La Svizzera durante la seconda guerra mondiale
Laser 30.10.2009, 01:00
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