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Laser

Viaggio nelle lingue italiane

Napoli, di Guido Piccoli

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  • 27.7.2021
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  • Scienze umane e sociali

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Basterebbe “O sole mio” per attestare la fama nel mondo della parlata napoletana. Lingua o dialetto che dir si voglia, il napoletano è anche internazionale in sé, per quanti lemmi e locuzioni ha preso a prestito da tante altre lingue come lo spagnolo e il francese, il tedesco e l’inglese, l’arabo e l’etrusco fino al latino e il greco antico. E questo si spiega con la sua storia di città, invasa e sottomessa da ogni potenza, più o meno presente nei secoli nel Mediterraneo. Rimanendo però sempre uguale, o quasi, in quantità e qualità dei suoi abitanti. A differenza di tutte le altre grandi città italiane, Napoli li ha appena raddoppiati negli ultimi 150 anni e non ha mai subito nessuna grande ondata immigratoria, rimanendo sostanzialmente una città abitata dai napoletani. Poi, a rendere conosciuta la sua lingua sono le arti che la usano e, dato il loro successo, la diffondono. Da qui la scelta di questo Laser di far introdurre l’argomento a un’attrice, un cantante e un regista teatrale, Alessandra Borgia, Enzo Gragnaniello e Carlo Cerciello, per lasciare poi la parola a due linguisti, il professore Nicola De Blasi dell’università “Federico II” e il giornalista e scrittore Pietro Gargano.

Prima emissione martedì 27 aprile 2021

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