È possibile migliorare l’autostima, rallentare il processo degenerativo laddove è in atto, stimolare e determinare un recupero di uno stato patologico attraverso la musica? Ambito disciplinare in continua evoluzione, la Musicoterapia ha un raggio d’azione molto vasto, dai disturbi relazionali dell’infanzia alle patologie neurologiche dell’anziano, come il Parkinson e l’Alzheimer, a tutta una serie di disturbi psichiatrici dell’adulto. Degna di nota l’utilità di questo peculiare approccio nei confronti di tematiche della più stringente attualità quali l’integrazione degli stranieri, l’anoressia e il bullismo. La sua comunicazione non verbale diventa così by-pass e aggancio, là dove altre forme terapeutiche non riescono ad ottenere risultati. Patricia Barbetti e Claudio Farinone ne discutono con il musicoterapeuta Paolo Cattaneo e la psichiatra Gemma Maresca.
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