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Paga uguale per lei e lui

A Berna si discute una nuova legge sulla parità salariale: mira a introdurre controlli sulle retribuzioni delle aziende

  • 28.02.2018
  • 39 min
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La disparità salariale tra uomo e donna. In Svizzera il tema è dibattuto da tempo, il problema ancora irrisolto. Si calcola che nel nostro paese lo scarto dei salari tra i due sessi sia del 18 per cento. Il 10 per cento circa è riconducibile a fattori oggettivi (anzianità, qualifiche…), ma il restante 7,4 per cento non ha spiegazione e quindi è da considerare discriminatorio.

L’economia si è dimostrata incapace di correggere il tiro in modo spontaneo. E allora ci pensa la politica. Per Simonetta Sommaruga e il Consiglio federale è giunto il momento di “spingere” con una legge ad hoc, la legge federale sulla parità dei sessi. Prevede l’obbligo per le imprese di effettuare un’analisi sulla parità salariale. Ma quali aziende dovrebbero sottostare a questa nuova legge? Il governo vorrebbe applicarla per le imprese con almeno 50 dipendenti. Altri, temendo che si crei un mostro burocratico, vorrebbero però limitarla a quelle con oltre 100 lavoratori.Andremo anche a vedere cosa succede in Islanda dove da inizio anno è vigente una legge simile a quella in discussione a Berna. Dibatteranno con noi:

Marina Carobbio, consigliera nazionale PS

Filippo Lombardi, consigliere agli Stati PPD

Daniella Lützelschwab, membro di direzione Unione svizzera degli imprenditori

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