Il 10 marzo 1959 l’insurrezione di Lhasa, la rivolta della popolazione tibetana contro la repressione cinese. Fu stroncata nel sangue nei giorni e mesi che seguirono: oltre 80 mila i civili uccisi, circa 100 mila i tibetani fuggiti in India, con il Dalai Lama, dove chiesero asilo politico.
A 60 anni da quell’episodio, la questione tibetana resta irrisolta. La morsa di Pechino sul “paese delle nevi” non si è mai allentata. Il popolo tibetano resta privo di quell’autonomia identitaria e culturale che chiede da tempo e a parlarci della sua sofferenza sono, purtroppo, le oltre 150 immolazioni avvenute negli ultimi 10 anni.
Quale presente e quale futuro per il Tibet e per la sua popolazione? Ne discutiamo con:
Guido Santevecchi, corrispondente del Corriere della Sera da Pechino.
Jean-Philippe Béja, politologo, esperto di Cina, ricercatore al CNRS
Intervista registrata a Laurent Wehrli, Membro della Commissione Affari Esteri del Consiglio nazionale e presidente dell’intergruppo parlamentare Svizzera-Cina.Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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