Più soldi o meno soldi per le spese dell’esercito: siete favorevoli o contrari a 600 milioni in più in favore delle nostre forze armate entro il 2024? La richiesta del Consiglio federale di mezzi finanziari supplementari in ambito militare si giustifica nell’attuale situazione geopolitica internazionale? Le necessità grigioverdi dunque aumentano: nei prossimi anni vanno acquistati altri carri e missili per i Patriot. Il Consiglio federale chiede in effetti di aumentare il limite di spesa dell'esercito da 21,1 a 21,7 miliardi di franchi per gli anni 2021-2024 e stanziare un credito d'impegno da 1,9 miliardi per completare l’equipaggiamento, migliorare la capacità di resistenza dell’esercito, acquistare carri armati, accrescere le scorte di munizioni e potenziare il nuovo sistema di difesa terra-aria Patriot, rafforzando ulteriormente la protezione dello spazio aereo. Il messaggio sull'esercito 2023 è stato licenziato ieri e presentato da Viola Amherd, responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport: considerate le difficoltà finanziarie della Confederazione, secondo la consigliera federale l’esercito non dovrà risparmiare ma crescerà in modo più lento. Con i mezzi supplementari il Governo darà la precedenza a progetti già pianificati e valutati, come il completamento dell'equipaggiamento delle sei compagnie di zappatori carristi con l'acquisto di altri 24 veicoli (costo: 217 milioni). Sono mezzi utilizzati per superare ostacoli sul terreno oppure eliminare mine e munizioni inesplose. Si pone l'accento sulla protezione dei cieli, sulla guerra informatica e sulle lacune da colmare nelle truppe di terra. Nel caso del Patriot, per 300 milioni si vogliono acquistare dei missili per combattere i vettori a corto raggio. Entro il 2030 la Confederazione vuole portare la spesa militare almeno dallo 0,7 per cento attuale all'1% del PIL, che equivale a 8 miliardi annui. Ricordiamo che poco meno di un anno fa, a causa del conflitto in Ucraina, diversi Paesi europei hanno deciso di incrementare le spese militari: la NATO raccomanda ai suoi membri alleati, per quanto riguarda le spese per la politica di difesa e di sicurezza, una spesa minima del 2 per cento del PIL. Gli svizzeri invece, secondo un sondaggio fatto nel marzo dello scorso anno, erano divisi sulla questione dell'aumento delle risorse finanziarie per l'esercito. Le cifre indicavano che il 45% degli intervistati riteneva che il bilancio dell'esercito doveva essere aumentato, mentre il 41% era dell'idea che le forze armate elvetiche avevano già abbastanza risorse e l'8% avrebbe voluto vedere ridotto il suo budget. Il tema delle spese, delle risorse e degli investimenti in favore dell’esercito divide da sempre gli svizzeri: voi da che parte state? Dite la vostra allo 0848 03 08 08.
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