Lara Gut-Behrami
Controcorrente

Lo sport e le interviste, a caldo, del dopo-gara ai tempi del “politicamente corretto”: cosa apprezzate e cosa non vi piace?

Con Antonio Bolzani

  • 17.02.2023
  • 26 min
  • Keystone
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Lo sport e il ruolo degli intervistatori e delle intervistatrici e degli intervistati e delle intervistate: le sportive e gli sportivi, nelle interviste “a caldo” del dopo gara o del dopo partita, devono essere sempre “politicamente corretti”, controllati nella forma e nel contenuto e irreprensibili sul piano caratteriale e del temperamento anche se il risultato non è stato quello sperato? Ci agganciamo alle parole espresse ieri da Lara Gut-Behrami dopo l'ingrato quarto posto nello slalom gigante dei campionati mondiali di Courchevel-Méribel vinto dalla favorita Mikaela Shiffrin. Lara è stata molto sincera, di poche parole e diretta e ha espresso -in modo molto sintetico e onesto- il suo stato d’animo in un Mondiale che finora per lei è stato avaro di soddisfazioni: è stata forse fin troppo autentica, trasparente e spontanea? L’interrogativo riguarda lei e tutti gli altri atleti che devono -perché lo prevedono il copione, lo spettacolo e gli sponsor e lo vogliono il pubblico e i tifosi- sottoporsi alle classiche interviste del dopo gara al traguardo o del dopo partita a bordo campo. Le interviste “a caldo” regalano sempre emozioni, stati d’animo e punti di vista che costituiscono quella che è una narrazione necessaria, emotivamente forte e imprescindibile che va dal pre-partita al dopo-partita, passando ovviamente dalla competizione (partita, gara o corsa) e dalla prestazione. E anche in quei classici momenti, dove non hai copioni e scalette di domande già confezionate e concordate, che i giornalisti imparano il mestiere, muovendosi fra la gente e gli atleti con il microfono in mano, fra domande di rito e interrogativi più incalzanti. Noi oggi ci soffermiamo proprio sul dopo partita o dopo gara e sul rapporto, talvolta non facile e imprevedibile, fra intervistato/a e intervistatore/trice. Voi cosa apprezzate o cosa non vi piace di quei momenti che -volenti e nolenti- sono attesi anche dai tifosi e dal pubblico in generale? È sconsigliabile uscire dagli schemi delle tradizionali interviste di rito, con frasi che possono anche risultare forti e controcorrente e quindi in grado di “urtare” la sensibilità del pubblico?
Dite la vostra in diretta allo 0848 03 08 08.

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