Considerata la situazione problematica, siete preoccupati per la carenza di farmaci in Svizzera? I medicamenti di cui avete bisogno sono disponibili nelle farmacie? Intanto il Consiglio federale ha istituito una task force e sta pensando a delle misure per arginare i rischi di restare senza farmaci. Si vuole estendere l'obbligo di registrazione (la compilazione di un registro) e di costituzione di scorte obbligatorie di medicinali. Quello della fornitura di preparati è fra i temi di cui si discute di più negli ultimi mesi ed è la prima volta che l’approvvigionamento è stato classificato dalle autorità come "problematico". In precedenza non si è mai arrivati a questo punto. Era sempre possibile ricorrere alle scorte obbligatorie o allo scambio di alcuni farmaci in caso di problemi di approvvigionamento. Ora, ad esempio, non tutti gli antibiotici orali sono disponibili. In caso di necessità è però possibile ricorrere ad altri principi attivi che altrimenti verrebbero tenuti come riserva a causa della resistenza. Al momento la carenze riguardano principalmente i prepararti destinati ai bambini: si tratta di un fenomeno soprattutto stagionale, dovuto all'epidemia influenzale e alle infezioni nei più piccoli, ma è anche un effetto collaterale della pandemia. Sono stati utilizzati più antibiotici rispetto agli anni precedenti. Le scorte obbligatorie di medicinali coprono di solito un periodo di tre o quattro mesi. Normalmente si fa ricorso a una sola scorta obbligatoria, ma attualmente ne sono in uso tre. Procedere ad un ampliamento delle riserve ha chiaramente dei risvolti economici. Le ragioni delle attuali carenze nelle forniture sono da ricercare da un lato nelle difficoltà che affliggono le rotte di approvvigionamento delle sostanze attive dall'Estremo Oriente a cui si è aggiunto il rigido lockdown applicato dalla Cina. Anche la guerra in Ucraina gioca un ruolo importante. La crisi che regna sul mercato dei medicamenti è un problema mondiale ed è legata a filo doppio alla questione dei prezzi. A breve termine, è sicuramente necessario l'operato della task force istituita dal Governo per affrontare la questione, ma bisognerà poi soprattutto trovare delle soluzioni a medio e lungo termine, coinvolgendo i produttori ma anche Swissmedic e le autorità di regolamentazione del settore in Europa. Secondo gli esperti con la conclusione del lockdown in Cina la catena di approvvigionamento sta lentamente tornando alla normalità ed è quindi prevedibile che la situazione rimarrà problematica per almeno due o tre anni, ma non dovrebbe trasformarsi in critica. Questa penuria di farmaci vitali considerata comunque "problematica" vi preoccupa e vi siete o vi state confrontando anche voi con questa situazione?
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