Dirige l’’Ente Ospedaliero Cantonale dal primo gennaio dello scorso anno, una nomina in piena pandemia e per certi versi sorprendente considerato il suo passato professionale: stiamo parlando di Glauco Martinetti, laureatosi nel 1990 in ingegneria agraria al Politecnico di Zurigo (ETH). Già direttore generale della Rapelli SA e già presidente della Camera di Commercio, industria, artigianato e dei servizi, il 56enne Martinetti, prima di approdare al salumificio di Stabio nel 2002, per un decennio era stato anche attivo alla testa della Federazione orto-frutticola ticinese (FOFT). Una lunga, ricca e vasta esperienza maturata in diverse attività per un manager -o gestore di risorse umane- che dal settore privato è arrivato in un ambito pubblico in un periodo di profonde trasformazioni, con una pianificazione ospedaliera che dovrà sempre più mettere sia i bisogni dei pazienti ticinesi sia la sicurezza e l’economicità delle cure al centro dell’attenzione. Di politica sanitaria e del Ticino che deve elaborare la nuova pianificazione ospedaliera, che coordinerà l’offerta del servizio pubblico (EOC) e delle cliniche private, parliamo con Glauco Martinetti, ospite a Millevoci: con lui allarghiamo anche lo sguardo sul suo passato di alto dirigente e su un presente che lo vede quotidianamente a contatto con il personale del mondo ospedaliero, una realtà molto grande e variegata che dall’inizio della pandemia sta vivendo sempre sotto pressione, prodigandosi per garantire, in una situazione difficile e delicata, le migliori cure all’intera popolazione.
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