Bastano davvero poche parole ben ponderate per riuscire a ingannare la mente umana. Lo sanno molto bene gli esperti di comunicazione: pubblicitari, spin doctor, consulenti e politici. Sfruttare a proprio vantaggio le scorciatoie che la biologia ha codificato nel cervello è una tecnica antica, già discussa dai filosofi greci, che permette di dribblare il controllo della razionalità. E non è sostanzialmente cambiata nel corso dei millenni.
Non è cambiata perché non è cambiata la psicologia umana, spiega Alberto Bitonti, professore di comunicazione politica all’Università della Svizzera italiana (USI). “Le nostre menti in questo senso sono molto fragili e per questo alcuni trucchi hanno gioco facile”, rileva Bitonti. Si sfrutta in particolare quelle scorciatoie create dal cervello per affrontare in maniera efficiente la vita quotidiana, quando non è indispensabile chiedersi di continuo se si abbia ragione ed è poco proficuo considerare sempre ogni sfaccettatura della realtà. “Sono però proprio queste semplificazioni che possono essere usate per ingannarci, per manipolarci”.
Alberto Bitonti: "Siamo facilmente ingannabili"
RSI Info 18.02.2021, 19:11
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Come difendersi
Per non caderne vittima, spiega ancora Bitonti, il primo passo è esserne coscienti. “Ma la vera chiave per non rimanere prigionieri dei propri pregiudizi è applicare un sano dubbio”. In particolare verso sé stessi: “Bisogna chiedersi perché si crede in qualcosa. Un buon esercizio è provare a smentire le proprie convinzioni: solo le credenze più solide sapranno resistere a questo tipo di analisi”. Spesso, aggiunge l’esperto, succede invece il contrario: si tenta in tutti i modi di smentire a prescindere tutto quanto non conferma quanto già crediamo. “Si tratta di un meccanismo psicologico molto comune che abbiamo tutti”.
Alberto Bitonti, come difendersi
RSI Info 18.02.2021, 19:12
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Conoscere le tecniche
Per proteggersi, si diceva, è importante innanzitutto conoscere le tecniche più utilizzate. Abbiamo chiesto al professor Bitonti di stilare un breve elenco delle più comuni.
Attaccare l’avversario e non il suo ragionamento
Alberto Bitonti e l'attacco all'avversario
RSI Info 18.02.2021, 19:10
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Definita in letteratura come “Ethos”, questa tecnica prevede di portare la discussione sul piano personale: non si tenta di smontare il ragionamento, ma si attacca chi lo propone. Frasi tipiche di questa tecnica sono: “Non vorrete credere a questa persona” oppure “Non accettiamo lezioni da chi...”
La falsa dicotomia
La tecnica prevede di ridurre la complessità di un tema a due scelte diametralmente opposte, tentando di proporre quella che si vuole promuovere come la più desiderabile. “Ridurre un modo oggettivamente molto complesso a due scelte semplici è un ragionamento volutamente fallace”. Frasi tipiche di questa tecnica sono “O con me o contro di me”. Oppure “Preferite lo Stato di polizia o la libertà?”.
Storpiare le posizioni dell’avversario
Alberto Bitonti e "l'uomo di paglia"
RSI Info 18.02.2021, 19:14
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Per meglio attaccare le argomentazioni di un avversario, le si riporta in maniera volutamente distorta e più difficilmente difendibili. La tecnica è chiamata “dell’uomo di paglia”. Si tratta anche in questo caso di semplificare la discussione. “È una tecnica molto usata nei dibattiti politici”, fa notare Bitonti
Generalizzazione
Alberto Bitonti e la generalizzazione
RSI Info 18.02.2021, 19:14
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La generalizzazione pretende di estendere a tutto un gruppo le caratteristiche di un singolo. Tra le frasi tipiche vi è “sono tutti così”, oppure “abbiamo visto numerosi esempi che lo dimostrano”. Le generalizzazioni, precisa Bitonti, “sono argomentazioni che non reggono dal punto di vista logico”. Ma sono molto efficaci.
Le scorciatoie mentali
Antonio Bitonti e il pregiudizio per le proprie opinioni
RSI Info 18.02.2021, 19:18
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Sfruttare le scorciatoie mentali per dribblare la razionalità è tra le strategie più efficaci. Due i meccanismi psicologici citati da Bitonti: la tendenza delle persone a ritenere che un fatto sia vero solo perché è l’opinione di molti e la reticenza a voler confutare le proprie convinzioni. Frasi tipiche che “Lo sanno tutti che è così”. Questo crea l’illusione nell’ascoltatore che una certa tesi sia quella più accreditata, anche se magari non lo è.