In medicina il modo in cui lo sviluppo, la diagnosi e la cura delle malattie vengono considerati si è basato in passato (e in parte ancora oggi) su di un “paziente standard”: uomo, bianco, di una determinata provenienza etnica e dalle prestabilite caratteristiche fisiche. Se da una parte a spiegare questa prospettiva maschile c’è il fatto che tradizionalmente i posti di comando negli studi medici, negli ospedali e nelle università siano stati occupati da uomini, esiste anche una ragione di tipo economico: ad esempio, i test dei farmaci sui maschi costano meno e sono più brevi perché avendo un ciclo ormonale molto semplice, richiedono meno tempo per superare gli studi clinici. Viceversa, per le donne i cambiamenti ormonali legati al ciclo mestruale comporterebbero tempi di trial più lunghi. La conseguenza: le donne hanno reazioni avverse ai farmaci una volta e mezzo superiori a quelle degli uomini.
Chiudere il divario di genere in medicina
RSI Info 31.08.2024, 18:00
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Lo sguardo della medicina di genere
A queste disparità in ambito sanitario si interessa la medicina di genere, che evidenzia come molte manifestazioni cliniche siano state storicamente studiate e descritte prevalentemente in soggetti maschili. Un esempio emblematico riguarda i segni e i sintomi dell’infarto. Questi furono definiti nel corso dell’Ottocento attraverso osservazioni e sperimentazioni su uomini, portando alla configurazione di un quadro caratteristico rappresentato dal dolore al braccio sinistro, associato all’evento cardiaco. Tuttavia, studi successivi hanno dimostrato che le donne manifestano sintomi più eterogenei, tra cui dolore lombare, nausea, sudorazione e senso di oppressione, che spesso vengono erroneamente interpretati o trascurati, con il risultato di una diagnosi tardiva. La medicina di genere mira a colmare questo tipo di lacune.
L’OMS definisce “medicina di genere” lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona.

Differenze di cuore
Servizi 26.01.2021, 22:00
A sottolineare le differenze che intercorrono fra donne e uomini, ci ha pensato di recente anche l’Indagine sulla salute in Svizzera del 2022 pubblicata dall’Ufficio federale di statistica. Dai dati emergono significative diversità di genere: ad esempio, le donne hanno dichiarato più spesso degli uomini di convivere con almeno una malattia cronica – il 55% delle intervistate contro il 44% - o di avere avuto sintomi di depressione da moderati a severi (in misura del 4% superiore agli uomini, per un totale del 12%). Oltre ai fattori fisiologici o biologici, anche i ruoli sociali attribuiti a uomini e donne influiscono sulla salute e rafforzano le disuguaglianze sociali, si legge nel comunicato stampa.
Medicina di genere: a che punto siamo in Svizzera
Alphaville 23.05.2025, 11:45
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“L’elemento importante di questo studio è di aver chiesto direttamente alla popolazione ciò che in medicina sapevamo già”, afferma Antonella Santuccione, fondatrice e presidente della Women’s Brain Foundation di Zurigo, intervenuta ai microfoni di Alphaville, Rete Due. “Questo rapporto dovrà essere attenzionato dall’intero ecosistema che si occupa della cura di malattie. Bisogna immaginare una medicina di precisione, finalizzata all’uomo e alla donna”.
Che genere di medicina?
RSI Info 19.10.2021, 12:22
Una medicina inclusiva e personalizzata
Il dibattito attorno alla medicina di genere si inserisce in un contesto in cui le discriminazioni in ambito sanitario non riguardano unicamente il genere e il sesso del paziente, ma anche l’estrazione socioculturale e la diversità etnica. La medicina di precisione, una medicina cioè basata sulle specificità dell’individuo e della sua malattia, vuole porre rimedio a questo problema grazie alle analisi genetiche dei pazienti: “Oggi, le terapie si riferiscono a un paziente medio, che in realtà non esiste, perché non è rappresentativo di quella che è la realtà. Grazie alla medicina di precisione, ad esempio, potremo dosare i farmaci individualmente - spiega l’esperta – e questo ci aiuterà a rendere i sistemi sanitari più sostenibili”.
La precisione in medicina
RSI Info 19.10.2021, 15:02
La formazione alle diversità
Problema risolto? Non esattamente. Se sul fronte dei trial clinici esistono oggi regolamenti come quelli emessi dalla FDA negli Stati Uniti e dall’Europa che richiedono l’inserimento di un numero adeguato di donne nelle sperimentazioni, molto resta da fare per trasferire lo sguardo della medicina di genere nella pratica quotidiana, come ha dichiarato la divulgatrice scientifica Elisa Manacorda ai microfoni del giardino di Albert:
“Quello che ancora manca è la formazione dei medici, in particolare dei medici di famiglia. Sono loro infatti i primi a entrare in contatto con donne, signore, anziane, durante le visite. Dovrebbero essere consapevoli che hanno di fronte persone diverse proprio in base al genere e, di conseguenza, dovrebbero comportarsi in modo diverso, fare domande diverse a seconda che abbiano davanti un paziente maschio o una paziente femmina. Un’altra parte importante riguarda la formazione del grande pubblico, cioè delle donne stesse ma anche degli uomini, che devono ricordare ai medici che il sesso, maschio o femmina, è una variabile fondamentale da considerare durante le analisi e nel processo diagnostico. Questa consapevolezza è essenziale per garantire cure più mirate e corrette per tutti.”
Da questo punto di vista, nel corso degli ultimi anni sono stati fatti passi avanti in Svizzera in ambito formativo. Anche l’Università della Svizzera italiana propone oggi un corso intitolato “Sex and Gender Medicine”, che intende sensibilizzare gli studenti sull’importanza delle differenze di genere nella presa a carico di pazienti e favorire la consapevolezza sul tema per non cadere nei pregiudizi.

La medicina davvero per tutti
Il Quotidiano 21.08.2023, 19:00
Sul fronte politico, il Consiglio Federale nel 2024 ha sottolineato la necessità di avviare diverse iniziative affinché in futuro la medicina possa diventare più equa e inclusiva. Nel frattempo, aumentano i congressi e i centri diagnostici specializzati in quest’ambito: “C’è un movimento da parte dei regolatori che farà sì che la storia venga riscritta mettendo le donne al centro”, conclude Antonella Santuccione. Riconoscere le specificità di sesso e di genere non solo consentirà di prevenire le malattie e intervenire in maniera più tempestiva e mirata sui pazienti, ma anche di contenere le spese sanitarie, grazie a una riduzione degli effetti avversi delle terapie e quindi delle ospedalizzazioni.
La Svizzera e la medicina di genere
Alphaville 17.05.2024, 12:35
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