Svizzera

Sacchetti monouso a pagamento, la Svizzera ci ripensa

L’accordo volontario che ha ridotto dell’88% l’uso delle buste di plastica potrebbe non essere rinnovato. Ambientalisti e distributori lanciano l’allarme

  • 8 giugno, 21:20
02:01

SEIDISERA del 08.06.25, il servizio di Mottini

RSI Info 08.06.2025, 21:07

  • Keystone
Di: SEIDISERA/Tieffe 

In Svizzera, i sacchetti di plastica monouso potrebbero tornare presto a essere gratuiti. L’accordo volontario che dal 2016 ne ha ridotto drasticamente l’uso, con un calo dell’88%, rischia infatti di non essere rinnovato alla fine dell’anno. E con la sua fine, potrebbero essere compromessi i risultati ottenuti nella lotta contro l’inquinamento da plastica.

A mettere in discussione l’intesa è l’organizzazione mantello Swiss Retail Federation, che rappresenta grandi catene come Aldi, Lidl e Manor, ma anche numerosi negozi di paese. Non è il prezzo dei sacchetti a infastidire i commercianti, ma la burocrazia: dover registrare ogni pezzo distribuito è visto da molti come un carico inutile.

Ma non tutti ci stanno. Migros e Coop, i due principali distributori del Paese, si sono detti favorevoli a prolungare l’accordo. Entrambi sostengono che reintrodurre la gratuità significherebbe fare un passo indietro sul fronte ambientale.

Anche Greenpeace lancia l’allarme. In un’intervista alla SonntagsZeitung, l’organizzazione ambientalista ha espresso il timore che la fine dell’accordo porti a una nuova impennata nell’uso dei sacchetti di plastica. Per questo chiede un intervento del Consiglio federale. In assenza di un nuovo accordo, potrebbe toccare al consigliere federale Albert Rösti introdurre un divieto per legge.

A difendere con forza l’accordo è anche l’ex consigliere nazionale del Centro Dominique de Buman, che nel 2010 aveva proposto una legge per regolamentare l’uso dei sacchetti. La sua iniziativa fu accantonata proprio grazie all’impegno del settore a intervenire volontariamente.

“La fiducia era già un compromesso. Il minimo è rispettarlo”, ha dichiarato de Buman alla RTS. “Un passo indietro sarebbe un segnale disastroso, proprio mentre il mondo intero cerca soluzioni per proteggere l’ambiente”.

L’accordo settoriale scadrà il 31 dicembre. Il tempo per trovare una soluzione condivisa c’è ancora, ma non si può escludere un ritorno alla gratuità dei sacchetti. Un’eventualità che potrebbe mettere in discussione i risultati ottenuti finora nella riduzione del loro utilizzo.

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