Ticino e Grigioni

Lega ferma sull’arrocco, ma c’è chi teme la rottura con l’UDC

Il Mattino scrive che lo scambio dei Dipartimenti “s’ha da fare” - L’opinione dell’ex consigliere nazionale Pierre Rusconi che i due partiti conosce bene

  • 8 giugno, 20:22
  • 8 giugno, 20:31
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Nella Lega non passa la voglia di arrocco

Il Quotidiano 08.06.2025, 19:00

Di: Il Quotidiano/Botti/Spi 

Lo scambio dei Dipartimenti tra Claudio Zali e Norman Gobbi “s’ha da fare”. Chi si attendeva un “dietrofront” del domenicale leghista sull’arrocco si sbagliava. Dalle pagine del Mattino, il direttore Lorenzo Quadri, parlando di “reazioni isteriche della partitocrazia”, ha invitato i due consiglieri di Stato ad andare avanti.

La volontà di Zali di prendere in mano le Istituzioni e quella di Gobbi di guidare il Territorio, annunciata dai diretti interessati lunedì scorso ai rappresentanti del potere giudiziario, ha scatenato un polverone. Un contesto inadeguato per comunicarlo. Anche a detta di Quadri. È seguita la bacchettata pubblica dell’Esecutivo ticinese ai due ministri di maggioranza relativa e le scuse al Governo per averlo scavalcato. Infine c’è stata la lettera congiunta degli altri partiti, preoccupati.

Tra chi osserva, e chi conosce le dinamiche, c’è Pierre Rusconi, già consigliere nazionale, per anni legato sia alla Lega, prima, che all’UDC: “A me, da una parte, spiace che questo probabilmente creerà dei malumori sia da una parte che dall’altra. Con il rischio, potenziale, di perdere un seggio. Questo è un po’ peccato per il centro-destra”.

UDC che non ha lesinato critiche alla mossa, definendola, in un comunicato stampa, “proposta inopportuna, modalità fantozziane e nessun vantaggio per i ticinesi”. Il vertice dei democentristi, commenta Rusconi, “ha picchiato duro perché, ma non ho notizie interne, penso che su Zali l’UDC abbia messo una riga sopra. Con Claudio Zali non si parla di lista in comune”.

Lo sguardo è ora rivolto al Governo, da dove arriverà la luce verde o la luce rossa all’arrocco. “Credo - osserva l’ex consigliere nazionale dell’UDC - che ognuno farà i calcoli sulle convenienze in casa propria. Se si riesce a dividere Lega e UDC, probabilmente altri partiti ne approfitteranno. Potrebbe essere il centro, potrebbe essere il PLR. Non credo che faranno grossissime opposizioni, dopo però a livello pubblico non so che impatto possa avere. La gente ha altro a cui pensare che non gli arrocchi in Governo”.

C’è chi legge la proposta di arrocco come il desiderio di ritrovare lo stile barricadero degli inizi. Ma Rusconi la vede difficile: “O Lega trova un carisma al di fuori di quello che ha adesso e si ricompatta... Ma replicare Giuliano Bignasca è assolutamente impossibile”.

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