“La Lega dei Ticinesi ha preso atto dello scritto da parte dei presidenti degli altri partiti. Niente di nuovo. La Lega assolutamente non cambia idea”. Così il coordinatore della Lega, Daniele Piccaluga, ai microfoni di SEIDISERA della RSI, dopo che i presidenti di PLR, Centro, PS, Verdi e UDC hanno messo nero su bianco una riflessione “seria e preoccupata” sulla richiesta dei consiglieri Norman Gobbi e Claudio Zali di scambiarsi i dipartimenti.
Fatto sta che i principali partiti, compreso il partito alleato della Lega (l’UDC), sono contrari all’arrocco. Fanno il 70% degli elettori ticinesi, a cui si può aggiungere anche una parte, probabilmente sostanziosa, degli elettori della Lega, che non hanno apprezzato questa mossa. La domanda, dunque, non può che essere: cosa sarebbe successo a parte invertite? Se, per esempio, il PLR avesse chiesto di cambiare il dipartimento dei suoi consiglieri a legislatura così inoltrata come avrebbe reagito la Lega? Quali sarebbero state le prime pagine del Mattino? “A livello di Lega dei Ticinesi avremmo di sicuro preso atto di un possibile arrocco di altri, l’avremmo analizzato, avremmo fatto le giuste ponderazioni. Dopodiché avremmo proceduto ad esprimerci”, risponde Piccaluga.
Tra i firmatari di questa lettera ci sono anche gli alleati dell’UDC. Quindi molti analisti politici considerano finita questa alleanza. È così? “Non è finita - dice Piccaluga -. Ma è chiaro che il diktat imposto sulla persona di Claudio Zali e la forte presa di posizione in merito alla nostra proposta ci fa pensare che da parte loro non vi sarà più la volontà di proseguire con un rapporto insieme. Qualora però la congiunzione non dovesse più avvenire a livello cantonale, a cascata cadrà anche a livello federale e poi penso anche nelle principali città”.
Ci sono voci di un accordo tra Lega e PLR, perfino di una cena che ci sarebbe stata, in cui il PLR avrebbe dato il via libera all’arrocco, a questo cambiamento. C’è stato davvero questo accordo? E ora il PLR si è tirato indietro, oppure no? “Assolutamente no. Non vi è mai stato nessuna tipologia di accordo. La proposta nasce dal sottoscritto, come già ribadito in più occasioni, assieme ai due ministri leghisti e la situazione la conoscete tutti”, conclude Piccaluga.
La risposta di Alessandro Speziali sul presunto accordo PLR-Lega
SEIDISERA ha sottoposto la domanda sul presunto accordo tra PLR e Lega anche al presidente liberale-radicale Alessandro Speziali che, nelle prime dichiarazioni, era sembrato possibilista in merito all’arrocco. Ora un po’ meno. Questa la sua risposta. “Non c’erano cene, non ho fatto accordi, non ho fatto patti, non ho stretto alleanze sugli arrocchi. Niente di tutto questo... Non c’è dietro nessun particolare patto. Respingo anche molte cose che sono state dette e scritte”.

I partiti ticinesi scrivono al governo
SEIDISERA 05.06.2025, 18:00
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