Partite le navi italiane e svizzere della Flotilla

Venerdì il Porto Grande di Siracusa ha salutato le imbarcazioni appena partite alla volta di Tunisi per raggiungere il resto della Global Sumud Flotilla in acque internazionali. I 18 natanti trasportano un totale di 120 persone, tra cui marinai esperti, medici, avvocati e giornalisti e alla spedizione partecipano anche 6 natanti svizzeri, di cui uno ticinese.

Il viaggio della flottiglia ha soprattutto un significato politico e simbolico, chiedendo la fine del blocco e di ogni aggressione contro gli abitanti della Striscia. Circa 200 persone provenienti da tutta Italia erano presenti al porto per festeggiare l’evento, sventolando bandiere palestinesi ed esponendo striscioni a sostegno della popolazione di Gaza.

Prima della partenza, gli attivisti hanno affermato che il solo trasporto di generi alimentari non è sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione ancora isolata a Gaza.

Le imbarcazioni salpate da Augusta si riuniranno in mare con i sei navigli provenienti dalla Grecia (con a bordo circa sessanta persone) e le dieci barche partite dalla Tunisia per un totale di circa 600 persone. Della missione fanno parte tre europarlamentari e due parlamentari italiani. A Siracusa è presente una rappresentante della Camera del Brasile. Da lì si è imbarcato anche Yassin Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia:

Giovedì il capo della diplomazia italiana Antonio Tajani ha affermato in Parlamento di aver incaricato il suo ministero di informare Israele dell’esigenza di rispettare i diritti degli attivisti italiani che prendono parte alla missione della Global Sumud Flotilla.

“La nostra ambasciata a Tel Aviv, su mia indicazione, ha parlato con le autorità israeliane del rispetto dei diritti di tutti i cittadini che fanno parte della flottiglia, tra cui diversi membri del Parlamento”, ha detto Tajani. “Ho anche chiamato il ministro degli Esteri Gideon Saar per informarlo personalmente della questione”.