Piero Marchesi è stato riconfermato alla guida della sezione ticinese dell’Unione Democratica di Centro. Lo fa sapere l’UDC attraverso una nota stampa, in occasione del congresso ordinario annuale che si è tenuto sabato a Biasca.
Il partito ha approvato una dichiarazione d’impegno per il futuro del Cantone e per un Ticino “più libero, sicuro e prospero”. Il capogruppo in Gran Consiglio Sergio Morisoli ha criticato la gestione delle finanze cantonali, proponendo di “dare meno soldi allo Stato” e di allocare le risorse in modo più efficiente.
La granconsigliera e vicepresidente del Sopraceneri Roberta Soldati ha sottolineato la necessità di revisioni puntuali della giustizia, mentre il vicepresidente del Sottoceneri Diego Baratti ha evidenziato i ritardi nella digitalizzazione rispetto ad altri cantoni. Il consigliere agli Stati e municipale a Lugano Marco Chiesa si è da parte sua opposto al “trattato di sottomissione all’UE” (i cosiddetti Bilaterali III), difendendo la sovranità svizzera.
Il presidente riconfermato Piero Marchesi ha invece accusato il Consiglio di Stato di limitarsi alla “pura amministrazione” e ha proposto l’UDC come forza di cambiamento. Secondo il presidente il partito si impegna su temi come lavoro, finanze, burocrazia, scuola e identità, promettendo di essere “la voce del ceto medio, delle famiglie, delle imprese e delle regioni periferiche”.
Confermati gli attriti con Claudio Zali
Proprio il governo ticinese secondo l’UDC dovrebbe sposare di più i valori cari alla destra, una riflessione che non ha risparmiato gli alleati leghisti, in particolare il consigliere di Stato Claudio Zali con cui il Presidente UDC ultimamente ha battibeccato non poco. Vedi politica sul lupo, vedi circonvallazione Agno-Bioggio. “Noi ragioniamo sui temi, anche se poi i nostri vengono definiti attacchi, ma in realtà sono un impegno per cercare di trovare soluzioni a questi temi - ha affermato alla RSI Piero Marchesi. Se parliamo del lupo, ad esempio ci sono i contadini delle valli che da tempo lanciano un grido d’allarme e il Cantone non li ascolta, o comunque fa a nostro avviso troppo poco. Sulla circonvallazione semplicemente ci sono probabilmente delle opportunità di avere dei finanziamenti da Berna, e questo va chiarito”.
Marco Chiesa, interrogato direttamente sul sussistere delle condizioni per fare corsa comune con la Lega, ha da parte sua affermato che “le discussioni sono assolutamente aperte, personalmente ho degli ottimi rapporti con la Lega a Lugano, ma prendo anche atto che in Consiglio di Stato uno dei due leghisti dice di essere più vicino all’area verde che a quella dell’UDC…”.

L'Udc critica il Governo ticinese
Il Quotidiano 13.09.2025, 19:00

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Notiziario 13.09.2025, 15:00
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