Dopo il via libera della commissione affari costituzionali,tra le urla e le proteste dei deputati del Movimento 5 Stelle, è approdata alla Camera in Italia la legge elettorale.
Frutto di un accordo iniziale tra il segretario del Partito Democratico (PD) Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, la legge non piace al movimento capitanato da Beppe Grillo, secondo il quale si tratterebbe di un testo "fatto per tagliare fuori" la sua formazione. Anche altri piccoli partiti e una minoranza del PD hanno espresso forti perplessità
Domani, venerdì, il dispositivo è atteso alla prova del voto sulla sua costituzionalità. Dubbi sono stati sollevati da diversi partiti. Su ognuna delle pregiudiziali è prevista la possibilità del voto segreto.
Se si supererà questo scoglio, dalla prossima settimana si entrerà nel vivo, con il voto degli emendamenti. In Aula sono giunte oltre 400 proposte di modifica e tutti i partiti hanno ripresentato gli emendamenti già depositati (ma non votati) in commissione.
ATS/ANSA/Red. MM.
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Il servizio di Claudio Bustaffa
RSI Info 30.01.2014, 20:37