Le imprese dell’industria manifatturiera ticinese perdono competitività, soprattutto all’interno del mercato europeo. Lo certificano i dati statistici USTAT, relativi al primo trimestre 2015. Gli ordinativi e i livelli di produzione sono in flessione, dopo i segnali di raffreddamento congiunturale ravvisati già verso la fine del 2014.
Tra le varaibili che hanno influito sul risultato, l'USTAT punta il dito anche contro il repentino apprezzamento del franco svizzero nei confronti delle valute estere, innescato a gennaio dall’abbandono della soglia minima di cambio franco-euro da parte della Banca Nazionale Svizzera.
Gli imprenditori prevedono un peggioramento degli affari nei prossimi sei mesi.
Red. MM/M.Ang.