Non si ferma il botta e risposta tra la Società di navigazione del Lago di Lugano e i sindacati SEV, OCST e UNIA, che - notizia di giovedì - sono stati citati in giudizio dalla SNL per aver messo in cattiva luce la società davanti all’opinione pubblica.
La società ritiene che “le accuse ripetutamente mosse attraverso i media negli scorsi mesi siano lesive della propria reputazione e dei collaboratori”. È prevista una convocazione in pretura di Lugano il 26 agosto.
Dal canto loro i sindacati, che rappresentano ufficialmente solo cinque dipendenti attivi sul Lago Maggiore mentre tutti gli altri sono affiliati all’associazione del personale di trasporto lacuale terrestre, continuano a battersi contro la disdetta del contratto collettivo e chiedono l’istituzione di un tribunale arbitrale previsto dal CCL. Quello dell’azienda “è un tentativo disperato di zittirci e un attacco deliberato alla libertà sindacale”, ha detto ai microfoni del Quotidiano della RSI Chiara Landi di UNIA. “È evidente che la SNL non ci vuole fra i piedi e vuole negoziare con l’associazione del personale, per questo fa le assemblee sui battelli (...) e si continuano a fare assemblee fin quando la direzione non ottiene quello che vuole”, le ha fatto eco Angelo Stroppini del SEV.
Sulla questione contratti SNL ha preferito non parlare ma tramite un comunicato stampa conferma l’avvenuto incontro richiesto dal Consiglio di Stato e lo descrive come franco utile e costruttivo.