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Apoteosi brasiliana nel beach volley

Oro per Alison e Bruno, vittoriosi in finale sull'Italia

  • 19.08.2016, 07:59
  • 07.06.2023, 22:38
Alison e Bruno

Un successo che mancava da dodici anni

  • Keystone

dall'inviato a Rio de Janeiro Marcello Ierace

Ci si era messa anche la pioggia a voler rovinare un trionfo che, a questo punto, sembrava davvero scritto nel destino di questa Olimpiade. Ma Alison Cerutti e Bruno Oscar Schmidt (nipote del leggendario giocatore di basket) sono comunque riusciti a conquistare una medaglia d'oro nel beach volley che al Brasile mancava da molto, troppo tempo. In finale gli idoli di casa (e ora veri eroi) hanno battuto 21-19 21-17 gli italiani Paolo Nicolai e Nicola Lupo.

Ma contestualizziamo la cosa. Il beach volley in Brasile, e in particolar modo a Rio, non è uno sport, non è un gioco. È una parte stessa della vita quotidiana. Copacabana è una distesa infinita di campi da "vôlei de praia", come lo chiamano qui. Giocano tutti, anziani e bambini. E lo fanno perché è normale, perché fa parte dell'essere carioca.

Se in questa situazione inseriamo il fatto che il Brasile - che proprio da volley e beach punta(va) a raccogliere un po' di quelle medaglie più preziose - è stato sconfitto in finale tra gli uomini in tre delle ultime quattro finali olimpiche (si è imposto solo nel 2004) e tra le donne non vince dal 1996 (compresa la sconfitta di mercoledì notte), ci rendiamo conto di quanto la sfida tra italiani e verdeoro di questa mezzanotte era attesa. File interminabili fuori dall'arena, gente in festa e grande movimento già dal primo pomeriggio e un catino di quasi quindicimila persone a sostenere (tutte) Alison e Bruno. Poi è arrivata anche la pioggia, ma, come detto, non ha disturbato l'apoteosi brasiliana. E il beach volley si è risparmiato il suo Maracanãzo, anzi il Copacabanazo...

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